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Ambiente, 20 mila tonnellate di rifiuti urbani pugliesi verso gli inceneritori dell’Emilia Romagna

La Redazione
A darne notizia è la consigliera regionale del M5S, Grazia Di Bari, attraverso un post su Fb
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Migliaia e migliaia di rifiuti pugliesi verso gli inceneritori dell'Emilia Romagna. A darne notizia è la consiglere regionale pentastellata, Grazia Di Bari che in un post sul suo profilo Fb, esterna le sue preoccupazioni sui drammatici scenari che avremo in seguito alla cattiva gestione dei rifiuti.

In pratica adesso la via degli inceneritori è stata tracciata!

L’Emilia-Romagna va in soccorso della Puglia. Circa 20 mila tonnellate di rifiuti urbani che non possono essere conferite all’impianto brindisino di Pandi, sottoposto nei giorni scorsi a sequestro dall’autorità giudiziaria prenderanno la via del nord per arrivare a Bologna e Ferrara.

In una nota della stampa delle regione Emilia Romagna si fa sapere che «L’aiuto sarà limitato al tempo strettamente necessario: dal 12 luglio alla prima settimana di settembre. Saranno i termovalorizzatori di Bologna e Ferrara, scelti in base all'analisi dei flussi e delle dotazioni impiantistiche regionali, ad accogliere i rifiuti, per un quantitativo massimo di 20 mila tonnellate, che rientra comunque nei limiti provinciali autorizzati. In particolare, 8 mila sono destinate all’impianto bolognese e 12 mila a quello ferrarese; complessivamente, si tratta quindi di circa 400 tonnellate al giorno, per 6 giorni alla settimana.
Dal punto di vista economico, la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata».

«Abbiamo fatto una scelta di solidarietà istituzionale- spiega l'assessore regionale alle Politiche ambientali dell'Emilia Romagna, Paola Gazzolo- per aiutare una Regione che si trova in difficoltà. La richiesta è giunta espressamente dal presidente, Michele Emiliano, per far fronte a un’emergenza vera, poiché in Puglia non sono presenti soluzioni alternative in grado di supplire alla chiusura dell’impianto. Come l’anno scorso avvenne per la Liguria, anche in questo caso si tratta di una nostra disponibilità limitata a poche settimane e a quantitativi ridotti, e il provvedimento non sarà reiterabile. Come abbiamo sempre detto- aggiunge Gazzolo- mettendolo anche nero su bianco nel Piano di gestione approvato in maggio, accettiamo rifiuti da altri territori solo in caso di emergenza conclamata e per brevi periodi.

La decisione è stata assunta d'intesa con i territori e sono stati informati i capigruppo dell’Assemblea legislativa- prosegue Gazzolo-. Siamo orgogliosi di essere, nella gestione dei rifiuti, una delle Regioni più virtuose in Italia, e con la nuova legge ci siamo dati obiettivi ancor più ambiziosi di quelli richiesti dall’Unione europea su prevenzione, smaltimento e recupero. Adesso è il momento di mettere un po’ della nostra capacità a servizio di una Regione che ha già avviato un percorso anch’esso virtuoso per ridurre la produzione di rifiuti e incrementare la raccolta differenziata».

mercoledì 6 Luglio 2016

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