La problematica dei rifiuti in Puglia non sembra trovare una soluzione definitiva. Su tale questione è intervenuta la consigliera regionale, nonché capogruppo, del M5S con un video, pubblicato sulla propria pagina Facebook, con il quale ha spiegato la situazione in cui versa la differenziazione dell’umido e le problematiche che ne derivano.
«Mentre i pugliesi da parte loro stanno facendo il proprio dovere perché differenziano, la Puglia non riesce a smaltire l’umido, perché su 7 impianti presenti nella regione, 3 funzionano.
Un problema che viene da lontano e che Emiliano ha provato a risolvere con la costituzione di un’agenzia regionale, l’Ager, che avrebbe dovuto occuparsi della chiusura del ciclo dei rifiuti. Se ci troviamo in emergenza è perché, evidentemente, l’Ager non ha fatto il suo dovere, nonostante sia pagata con fondi pubblici, comportando l’autorizzazione da parte di Emiliano dello smaltimento dell’umido nelle discariche, creando problemi ambientali e di salute.
Ciò comporterà che a causa del mancato raggiungimento dei livelli posti per evitare di pagare l’ecotassa, l’anno prossimo ci troveremo a dover pagare ancora più tasse.
Ciò avviene in contrapposizione a provvedimenti del M5S approvati in regione, come per esempio, il reddito energetico, una misura volta ad aiutare le famiglie che non hanno la possibilità di non pagare le bollette, di autofinanziarsi con i pannelli solari sul tetto di casa».
I cittadini si impegnano (inutilmente) a differenziare l'organico, pagano di più la Tari a causa della differenziata porta a porta ma non sanno praticamente nulla di quel che succede dopo, del businnes nascosto dei rifiuti. Oggi non sappiamo neppure che fine fa il nostro organico, probabilmente avviato in discarica a 200 euro la tonnellata più Iva e trasporto.