Nell’incantevole location “Tenuta Zagaria” – conte Spagnoletti Zeuli -, si è tenuta, sabato 17 dicembre scorso, la presentazione del progetto promosso dall’associazione cohousing Puglia, alla presenza dei referenti Confabitare, dei principali partner (Qui Affitti, credipass, Habitare e Particolori) e di graditi ospiti di quello che possiamo definire un evento esclusivo finalizzato alla presentazione del primo progetto di cohousing che sarà realizzato in Puglia e, nello specifico, ad Andria.
A fare gli onori di casa, Saverio Tondolo, tra i promotori del sodalizio di esperti che hanno illustrato il progetto: «Condividere spazi e migliorare lo stile di vita. Il Cohousing rappresenta una delle risposte più esaustive finalizzate a ritrovare dimensioni perdute di socialità, aiuto reciproco e rapporti di buon vicinato. Il cohousing permette di vivere in un luogo in cui lo spazio comune assume un valore altamente rappresentativo di uno stile di vita improntato alla socialità, ma rispettoso della libertà e autonomia».
Il termine “cohousing” indica dei complessi abitativi in cui l’alloggio privato è solo una parte della propria abitazione poiché alcuni spazi sono in comune, quali, ad esempio: club house o sala multiuso per eventi, lavoro, studio, lavanderia, palestra piscina, bistrot, giardino, orto, biblioteca, ecc. Trattasi di spazi progettati e condivisi al fine di ottenere vantaggi in termini di risparmio energetico, oltre che ottimizzazione ecologica e sociale. Il cohousing nasce negli anni 60, nel nord Europa, con lo scopo di migliorare la condizione di vita delle persone, puntando al benessere e alla qualità della stessa.
Come si costruisce e si acquista un’abitazione in cohousing
– Prima dell’acquisto immobiliare le persone si aggregano intorno ad un progetto sulla base di una visione comune della qualità di vita. Solo successivamente e dopo l’approvazione preventiva del gruppo si passa all’attuazione del progetto.
– Il gruppo promotore costituitosi dà l’avvio alla fase di progettazione partecipata degli spazi che saranno abitati.
– Dopo aver condiviso l’idea progettuale abitativa si individuano il terreno edificabile o l’immobile da trasformare.
Quali sono i professionisti coinvolti nella ralizzazione di un cohousing:
- Il counseling Immobiliare, a cui è affidato il ruolo di ricerca e compravendita dei siti su cui costruire il progetto;
- I tecnici progettisti (ingegnere, architetto, geometra);
- Il facilitatore di gestione delle dinamiche di gruppo che si occupa, insieme ai futuri cohousers, di studiare il miglior progetto possibile facilitando l’attività di socializzazione. Trattasi di un “Direttore del Cantiere “emotivo” che funge anche da mediatore tra il gruppo di cohousers ed il progettista nonché direttore dei lavori.
I punti di forza del cohousing
- Riduzione dei costi di acquisto dell’abitazione (inferiore fino al 30% rispetto ai prezzi di mercato);
- Migliore organizzazione della propria vita;
- Incoraggiamento alla socialità partendo dalla coprogettazione;
- Auto aiuto: grazie alla banca del tempo ognuno mette a disposizione competenze e abilità per il bene comune;
- Vantaggi economici grazie all’efficienza energetica. Non solo grazie all’utilizzo di tecnologie rinnovabili, ma anche grazie alla riduzione dello spreco di risorse poiché sono condivisi spazi e servizi quotidiani.
Nel video in allegato l’intervista all’ing. Giovanni Di Bari (progettista cohousing), al prof. Maurizio D’Amato (dicatech Politecnico di Bari) e ad Adriana Porro (facilitatore cohousing).
Il porgetto di cohousing promosso ad Andria punta ad una rigenerazione umana ed urbana di quella che è, effettivamente, una esperienza in condivisione.
Ulteriori info: 0883416772
mail: bat@confabitare.it