Il resoconto

#Cuoriconnessi: l’iniziativa della Polizia di Stato per la lotta al cyberbullismo

Gabriele Losappio
#Cuoriconnessi: l’iniziativa all'i.c. Imbriani-Salvemini
#Cuoriconnessi: l’iniziativa all'i.c. Imbriani-Salvemini
All'evento, pensato per il Safer Internet Day, hanno partecipato tra le altre anche le classi terze dell'I.C. Imbriani-Salvemini. Il prof. Savino Leonetti: «Molto spesso siamo noi docenti a dover trovare la chiave giusta per “disarmare” il bullo»
scrivi un commento 47

Si chiama #cuoriconnessi l’iniziativa ideata e realizzata dalla Polizia di Stato, in occasione del Safer Internet Day, istituito nel 2014 dalla Commissione europea per promuovere un utilizzo consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, soprattutto tra i più giovani.
A tale evento, in modalità streaming, hanno partecipato oltre 200mila studenti e tra loro anche le classi terze dell’i.c. Imbriani-Salvemini.
Nel corso dell’iniziativa, trasmessa in diretta streaming dalle ore 10 sul sito e sul canale YouTube di #cuoriconnessi e della Polizia di Stato, anche le storie e le esperienze di giovani e giovanissimi diverse per territori, culture e dinamiche ma unite da uno stesso filo conduttore, il rapporto, a volte non equilibrato, tra i giovani, la rete, il mondo digitale e social.

L’iperconnettività testimoniata durante il Covid ha accentuato, in maniera ancora più evidente e ormai irrinunciabile, il bisogno di questo strumento nelle vite di ognuno, specialmente per i nativi digitali. C’è chi lo utilizza per informarsi, utilizzando i “feed social” per essere al corrente di ciò che avviene nel mondo, chi lo sfrutta per l’intelligenza artificiale, chi come attività remunerativa spesso affiancata al proprio percorso di studi, oltre al puro e semplice intrattenimento e per le relazioni umane. Ne risulta, in generale, che il 30% dei giovani passa più di 5 ore online quotidianamente. Una pluralità di scopi e servizi offerti che ne determina il potere nel mondo odierno. Nonostante ciò, i rischi sono sempre dietro l’angolo, come l’affidarsi a un algoritmo per condizionare le proprie scelte e una mancanza di consapevolezza riguardo l’uso che ne facciamo e gli utenti che vi si nascondono.

«Una larga parte delle relazioni personali oggi vengono vissute on line e questo riguarda particolarmente le generazioni più giovani, che affrontano con giusto entusiasmo le grandi novità che la tecnologia propone. Non bisogna tuttavia dimenticare che se alcune esperienze sono virtuali, molti dei rischi che si corrono in rete appartengono ad una realtà che può essere molto difficile da affrontare, soprattutto per gli adolescenti», ha ricordato il capo della Polizia e direttore generale della Pubblica sicurezza Lamberto Giannini, andando al cuore del progetto di responsabilità sociale #cuoriconnessi, nato nel 2016 con l’obiettivo di contrastare il cyberbullismo. Questo fenomeno si può considerare ad oggi una deriva dell’utilizzo dei social, una delle piaghe principali per bambini e adolescenti. Nel periodo 2021-2022 si contano infatti circa 20mila episodi di violenza, tra bullismo e cyberbullismo. Quest’ultimo ha oggigiorno una risonanza rilevante, considerati i numerosi casi di video di aggressioni e derisioni che vengono pubblicati in rete e condivisi, a discapito della vittima.
«Essere vittima di un comportamento sbagliato o peggio ancora di un reato, in questa fase delicatissima della vita, può avere conseguenze gravi, per le quali l’attività di repressione non è sufficiente», spiega ancora Giannini, evidenziando che, in quest’ottica di prevenzione e sensibilizzazione, «#cuoriconnessi è la testimonianza dell’impegno della Polizia di Stato per aiutare i ragazzi a riconoscere le situazioni di rischio e a trovare la forza di parlarne con genitori e insegnanti».

A sostegno dell’iniziativa, che ha coinvolto oltre 4mila istituti secondari di primo e secondo grado e oltre 200mila studenti, anche il campione olimpico e atleta del gruppo sportivo “Fiamme Oro” Marcell Jacobs.

Prof. Savino Leonetti, referente bullismo e Cyberbullismo dell’i.c. Imbriani Salvemini: «Un’iniziativa nata tra i banchi di scuola per sensibilizzare e responsabilizzare gli alunni e tutta la comunità educativa. Questi sono giorni, appuntamenti sporadici che devono essere da pungolo e stimolarne degli altri che in modo costante e continuo possano tenere sempre alta l’attenzione sul problema del bullismo e del cyberbullismo. Molto spesso siamo noi docenti a dover trovare la chiave giusta per “disarmare” colui o colei che facendosi scudo della sua violenza verbale e fisica non affronta a monte le sue paure, insicurezze e fragilità. Un bullo va rieducato a collocarsi nella società tenendo sempre a mente concetti quali il rispetto reciproco alla base del vivere civile».

giovedì 9 Febbraio 2023

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti