Che la situazione delle casse comunali fosse al limite, lo sapevamo. Ma che il silenzio della stessa Amministrazione potesse provocare la sospensione di alcuni servizi essenziali ai bambini, è una tragica conseguenza. Ne dà notizia il consigliere Pietro Di Pilato (M5S), in riferimento alla questione dei mancati pagamenti alla ditta che gestisce il servizio.
«La situazione delle casse comunali è disperata – scrive Di Pilato -. La cosa è nota anche al Babbo Natale appeso al balcone di fronte casa mia. Ma che un’azienda vanti un credito di un anno e che nello stesso tempo ci siano determine dirigenziali di liquidazione dei soliti contributicchi (che potrebbero aspettare qualche mese in più) è decisamente aberrante. Stiamo parlando della refezione scolastica di tanti bambini andriesi. A che gioco giochiamo, Sindaco? Briscola?»
Nella lettera inviata dalla ditta, appaltatrice del servizio di mensa scolastica per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado per il Comune di Andria, ai suoi dipendenti, si ricostruisce la storia dei mancati pagamenti e delle mancate risposte da parte dell’Amministrazione, e nello specifico che «a fronte di tale servizio regolarmente espletato, risulta ad oggi creditrice del Comune di Andria dell’importo corrispondente a circa un’intera annualità» e che nonostante le ripetute sollecitazioni, le lettere, le richieste di pagare almeno parte dell’importo per «tamponare l’importante scompenso economico determinatosi», ad oggi tutto risulta inevaso.
Per questo motivo, a partire dal prossimo lunedì 8 gennaio, il servizio viene sospeso e le prestazioni lavorative dei dipendenti con esso. Quindi non solo viene meno uno dei servizi sotto la lente d’ingrandimento dopo i recenti tentativi di sospensione e riduzione, ma anche numerosi lavoratori perderanno preziose giornate lavorative.
Ma non è l’unica situazione di questo tipo: anche la società Poste Nazionali srl, a cui con determina dirigenziale era stato affidato il servizio di
postalizzazione della corrispondenza del protocollo del Comune di Andria consistenti nel ritiro,
consegna, affrancatura, spedizione e recapito della corrispondenza del Comune di Andria in
tutto il territorio nazionale ed internazionale per i mesi di gennaio e febbraio 2018, ha rifiutato seccamente vantando ancora crediti da marzo a dicembre 2017. Insomma, la situazione non è certamente rosea e anche altre aziende titolari di alcuni servizi, a ruota, potrebbero recedere dalla loro disponibilità.
Facendo salse tutte le polemiche politiche del caso si potrebbe sapere come mai le casse del Municipio sono giunte a questo punto? Si è scialacquato?rubato?crediti non riscossi?tasse non pagate? .Insomma come mai?? c'è qualcuno che puo' spiegarlo senza parlare di politica ma solo tecnicamente??GRAZIE
SIAMO UNA DELLE CITTA' PIU' TASSATE,DOVE VANNO A FINIRE TUTTI QUESTI SOLDI??! IO L'IMMAGINO,VOI??!
Servono solo dimissioni……
Siamo sicuri che tutti paghiamo le tasse?La risposta penso che la immaginiamo ed ecco le conseguenze
C'è solo da vergognarsi!
E i consiglieri di maggioranza, i rappresentanti del popolo, cosa dicono? Muti !!!