Una tiepida domenica di gennaio, soleggiata e serena, ha spinto tanti andriesi a uscire di casa per respirare un po’ d’aria fresca nel polmone verde della città, la villa comunale. Una passeggiata, una chiacchierata, qualche foto, tutto rigorosamente (quasi sempre) con le mascherine ai volti tra i sentieri circondati dal verde brillante dei prati rinfrescati dalla pioggia dei giorni scorsi.
Qualche amara considerazione però sorge spontanea: come mai proprio nel luogo deputato al relax tante strutture sono poco sfruttate o sfruttabili? Tre casi balzano all’occhio: l’anfiteatro, ormai ricettacolo di vetri di bottiglie e altri rifiuti; il campetto da calcio, su un lato del quale si è “magicamente” aperto un buco enorme nella recinzione da cui entrano soprattutto ragazzini per poter giocare a calcio; il parchetto recintato con le giostrine, ormai chiuso da mesi. Siamo tutti consapevoli del periodo difficile che attraversiamo, ma bambini e ragazzi, provati da 2 anni di restrizioni, hanno il diritto di avere a disposizione spazi idonei e attrezzati per potersi divertire.
Nota positiva: intorno a mezzogiorno, una pattuglia della Polizia Locale si è fermata proprio nel viale centrale della Villa. La presenza degli agenti è stata un’efficace deterrente allo sfrecciare delle bici elettriche e, se non altro, almeno ieri le passeggiate sono state tranquille e senza rischi di investimenti.
Andria è un immondizzaio e basta!!!! E nessuno fa niente,questo si nota.
Le bici elettriche non vanno solo allontanate ma sequestrate.
CI VOLEVA TANTO A CAPIRLO??!!…
Tutti noi siamo i colpevoli della sporcizia non si può delegare la colpa a chi sta facendo di tutto per far brillare la città basta guardare quanti cani si portano in giro per i bisogni ma nessuno ma proprio nessuno si degna di pulire.. Lo schifo lo vogliamo noi tutti dovremmo impegnarci a mantenere pulita Andria
Forza, non ci vuole molto a diventare civili. Potete farcela.