Contratti "4 You"

Laura Maria Pia Tota
Sono ormai svariate le sentenze che tutelano i risparmiatori in tema di contratti "4 You"
scrivi un commento 9

Sono ormai svariate le sentenze che tutelano i risparmiatori in tema di contratti “4 You”, vale a dire di quei piani finanziari, ritirati dal mercato da diversi anni, ma, a suo tempo, sottoscritti da moltissimi italiani, ignari dei reali contenuti dell’investimento e dei rischi che essi comportavano.
Le ultime pronunce sono state emesse dai Tribunale di Livorno, Monza e Massa Carrara: in tutte e tre le sentenze, le banche che hanno venduto tali prodotti finanziari sono state condannate in quanto ritenute inadempienti rispetto al loro obbligo – stabilito per legge – di informare il cliente, in modo dettagliato e preciso, delle caratteristiche dell’investimento che lo stesso si accingeva ad effettuare. E così, i giudici hanno condannato le banche alla restituzione di quanto versato dai risparmiatori, oltre gli interessi e le spese legali.
In particolare, a Livorno, un risparmiatore, dopo aver accettato la proposta della Banca di sottoscrivere il piano “4 You” si era trovato in mano un contratto incomprensibile, scritto in modo fitto ed a caratteri piccoli: in tale contratto, mancava un’adeguata evidenziazione delle clausole, tutte di oscura intelligibilità, alcune contenenti addirittura formule matematiche. La stessa intestazione della proposta di adesione al piano finanziario, non consentiva neanche di apprezzare immediatamente che nel piano finanziario fosse compresa l’accensione di un mutuo. Il contratto era anche incompleto: la prima pagina del piano non era compilata nella parte relativa alla esperienza in materia di investimenti finanziare del cliente, come richiesto dalla legge (art. 23 TUF) e solo l’ultima pagina era stata firmata. Il Tribunale di Livorno ha così condannato la banca alla restituzione di oltre 18 mila euro in favore dell’investitore.
Il Giudice di Monza, invece, ha accolto la domanda di un risparmiatore che aveva investito nel 2001 nel Piano 4You ben 76 mila euro, in quanto si è accertato che tutti gli allegati del contratto “4 You”, illustrativi la classe di rischio “alta”, non erano  stati mai consegnati all’investitore. Inoltre si è dichiarata la vessatorietà delle clausole del contratto concernenti la circostanza che l’investitore avesse preso visione degli allegati, in quanto finalizzate a creare un significativo squilibrio tra il consumatore e la banca negoziatrice e, in quanto clausole non specificatamente sottoscritte, sono state dichiarate altresì nulle.
Infine, a Massa Carrara, tre risparmiatori credevano, sulla base di erronee informazioni da parte della banca, di aver sottoscritto un piano di accumulo senza rischi. Invece, leggendo i giornali, si erano resi conto della reale natura dell’investimento e del rischio di non poter recuperare il capitale. Il Tribunale ha così condannato la banca a risarcire i clienti per circa 26 mila euro, in quanto gli stessi  non erano stati in alcun modo informati dal promotore finanziario dell’alto rischio connesso a tale piano finanziario. Anzi, era accaduto che il promotore aveva più volte rappresentato l’investimento come sicuro ed affidabile e che, pertanto, non vi sarebbe stato alcun alcun pericolo per loro di perdita del capitale. Il Giudice ha rilevato una responsabilità del promotore per aver nascosto ai clienti la vera natura del prodotto finanziario venduto, ben conosciuta dallo stesso addetto bancario, attesa la sua  posizione di intermediario specializzato.

giovedì 2 Febbraio 2012

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti