Tutto è cominciato il 5 luglio 2005. Una piccola realtà era nata con l’obiettivo di cambiare il modo di comunicare le vicende del territorio, per dargli maggior risalto e attenzione, per prestare la propria penna a una comunità che aveva bisogno di sentirsi ascoltata.
Da quel giorno, abbiamo vissuto diverse evoluzioni, diverse nuove epoche della comunicazione, e il nostro obiettivo è sempre stato quello di tenere il passo del cambiamento, con la voglia di abbracciare la modernità ma senza mai abbandonare il principio di fondo, quello della deontologia professionale e del rispetto dei lettori e di tutti i protagonisti delle vicende urbane.
La nostra linea editoriale è stata attenta, sin dal suo inizio, a tutto ciò che si può definire “notiziabile”: dalla cronaca all’attualità, dagli approfondimenti agli eventi della nostra città, ogni singola parola spesa ha avuto il fine di comunicare e guidare la comunità verso la consapevolezza di quello che c’è intorno a noi, per poter crescere insieme o, perché no, avere qualcosa in più su cui discutere nei luoghi a noi cari.
Ogni cambiamento rappresenta un nuovo traguardo, non l’ultimo. Per questo motivo possiamo e dobbiamo continuare a far meglio, coinvolgendo i nostri collaboratori e i cittadini in un processo di innovazione della comunicazione territoriale, perché le loro quotidiane denunce, segnalazioni e osservazioni hanno rappresentato una grande parte del nostro lavoro. Scegliere di fare un passo in avanti in questo momento storico è un punto di svolta: stiamo vivendo un cambiamento profondo della geografia e dell’anima cittadina, ed è importante continuare nell’avvicinamento di tutte le componenti affinché si abbia memoria di questo nuovo percorso.
Uno dei nostri moniti è stato quello di raccontare “l’essenziale”: abbiamo dato enfasi al vero, e ripudiato tutto quello che ha rischiato e rischia spesso di disunirci, tenendo bene a mente l’obiettivo comune, che regala più soddisfazioni di quelle individuali, perché riguarda tutti. Il nostro, perciò, non è solo un rinnovamento “estetico”, ma una scelta di proseguire verso una direzione ben definita, quella di unire tradizione, concretezza e rinnovamento.
Abbiamo provato ad essere una guida reale quando diversi episodi hanno macchiato la storia recente di una città tanto grande quanto a volte fragile, e abbiamo condiviso le gioie di una rinascita che questa realtà merita di ricevere e festeggiare.
17 anni dopo, ci ritroviamo ancora a tenere le finestre aperte dei nostri uffici su un mondo che ci segue e che non smette mai di avere qualcosa da farsi raccontare. D’altronde, cambiare non sempre vuol dire ripudiare ciò che è stato, ma vedere in ciò che sarà il riflesso più grande possibile di ciò che già è: una comunità, un coro di voci che vede nel confronto onesto l’occasione di migliorarsi, un libro dove ognuno ha un capitolo in cui è protagonista.
Congratulazioni e continuate su questa strada!