Ilaria Cucchi, attivista e sorella di Stefano Cucchi, ieri ad Andria presso Materia Prima ha conversato con Sabino Zinni e con una platea numerosa di simpatizzanti e attivisti di centrosinistra.
La candidata al Senato nel collegio plurinominale Puglia – 01 (che ricomprende anche la città di Andria) con la lista “Alleanza Verdi e Sinistra” non ha timore di metterci la faccia e di portare in campagna elettorale la tragedia familiare ormai nota: sorella del giovane geometra romano arrestato per droga nell’ottobre 2009 e pestato violentemente fino a morire nell’arco di una settimana, non teme i giudizi di chi punta il dito e l’accusa di strumentalizzare la vicenda per tornaconto elettorale.
«La mia esperienza personale – commenta Ilaria Cucchi – incide totalmente in questa campagna elettorale. Mi ha fatto decidere che la storia di mio fratello non doveva più rimanere una questione individuale ma collettiva. La battaglia di civiltà, che chiamiamo “umanità in marcia”, vede coinvolta tutta quella gente che si è unita a me dandomi il coraggio di andare avanti». Centrali nella sua campagna elettorale sono i diritti: «Diritti di tutti – conclude Cucchi – che devono essere garantiti a tutti e devono essere uguali per tutti, altrimenti si chiamano privilegi».
«Ilaria Cucchi c’insegna come certe volte, semplicemente, basta non darla vinta alla rassegnazione» echeggia Sabino Zinni, candidato alla Camera nel collegio uninominale che ha parlato poi delle istanze raccolte tra la gente in questi giorni di campagna elettorale: caro bollette, post pandemia, la guerra, grandi temi che chiedono inevitabilemnte di tornare ad avere fiducia nelle istituzioni, di avere una prospettiva e di guardare avanti. «La credibilità della politica passa attraverso la credibilità delle singole persone che si impegnano – commenta Sabino Zinni -. Penso di poter essere un rappresentante degno e che onorabilmente può dare fiato, voce e cuore a questo territorio».
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