La nota di Saverio Costantino

“La Strada di Mezzo, tra te e me”: il territorio si nutre di esempi

“La Strada di Mezzo, tra te e me”
“La Strada di Mezzo, tra te e me”
“Sono stato felice, ho pianto e ho sentito un senso di pienezza tronfio di cose semplici”
scrivi un commento 238

È stata davvero una grande lezione di accoglienza, una splendida conferma per me, non una sorpresa, quella vissuta con l’associazione Comunità e Disabile di Minervino Murge, con il suo presidente e guida Leonardo Terlizzi, supportato da tante famiglie e tanti ragazzi.

Meravigliosa la regia di Loredana Sassi. Da decenni ormai questa associazione rappresenta un punto di riferimento per tutti coloro che, nella dimensione della diversità, non hanno mai modo di sentirsi soli.

Chi ha bisogno, chi soffre, chi è forse più sfortunato nella vita è anche più capace di dare un sorriso, una mano affettuosa a chi forse, correndo, o come dico sempre io, fuggendo, perde il senso delle cose importanti.

Mi sono emozionato tanto rivedendo i miei bambini, oggi diventati ragazzi e signorine. Poi in realtà ho preso coscienza del fatto che io e il mitico Leonardo abbiamo già i capelli bianchi.

Scorre il diverso modo in cui abbiamo gestito il servizio di integrazione scolastica nelle scuole, tra gli insegnanti e con le famiglie.

Ma pensiamo a come questo gruppo aperto, è ormai proiettato a mettere a segno grandi traguardi per favorire una traiettoria di un futuro dignitoso a chi sa tendere una mano, ma non ha certezza che questo possa essere ricambiato.

Mi sono emozionato nel cogliere come, nello spettacolo, la regista abbia dato a tutti l’opportunità di dare il massimo, il meglio e davvero ho sentito il loro sforzo come una esperienza unica e irripetibile.

La gratitudine è un contenuto che non è facile ricevere. Questo gruppo di lavoro, quando era unico tanti anni fa, è stato un vero faro per la nascita di altre associazioni di paesi limitrofi, guida per le istituzioni perché si tutelasse sempre di più chi non sa farlo. È stato soprattutto portatore di competenze che forse ancora oggi non vediamo mediate di buoni esempi. Ecco, loro sono un esempio virtuoso e autentico.

Fare gruppo non è facile, soprattutto se ognuno chiede, se ognuno si aspetta, se ognuno riceve senza offrire.

Lottare mantiene giovani, lottare per una giusta causa apre le porte all’immortalità, quella dei gesti che sono trampolino per chi segue.

Il post covid, tema della rappresentazione, vede i più deboli diventare forti, perché coloro che conoscono la sofferenza non hanno paura, coloro che non hanno tanto, non hanno paura di perdere nulla, anzi sono lì a stimolare gli altri a ritornare ad abbracciarsi, a ridarsi presenza.

Sono stato felice, ho pianto e ho sentito un senso di pienezza tronfio di cose semplici.

Le famiglie rappresentano una rete che raggiunge, non una rete che chiude, una rete che sostiene e supporta.

venerdì 9 Dicembre 2022

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti