Essere genitori non è facile, ancor meno dopo che per due anni di pandemia i nostri figli sono stati costantemente a contatto con dispositivi digitali. Ora l’emergenza è finita, ma ha lasciato strascichi importanti: di questo si è parlato in un bel convegno, “Famiglie in un mondo iperconnesso. La relazione genitori-figli per educare gli adolescenti alla cittadinanza digitale”, organizzato dalla scuola secondaria di primo grado “Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri” nei giorni scorsi, che ha fatto il punto su una ricerca condotta dallo psicologo Francesco Pizzolorusso sul tema, a stretto contatto con gli alunni di due classi dell’istituto nel corso dell’anno scolastico 2021/2022. Alla presentazione dei dati, oltre alla dirigente scolastica e a vari docenti, erano presenti i genitori e gli alunni stessi. Hanno presenziato anche la sindaca Giovanna Bruno, l’assessora alla persona Dora Conversano e l’assessora alla bellezza Daniela Di Bari.
Nel corso del pomeriggio si è partiti dalle esperienze che i genitori vivono quotidianamente, per discutere insieme sulle iRules, le regole legate all’utilizzo dei device digitali tra “controllo e permessi”.
«Il convegno- ha spiegato la dirigente Maria Teresa Natale – è il punto di arrivo di un progetto condotto in collaborazione con l’Università di Bari, con il dipartimento di cui il dott. Pizzolorusso è dottorando, progetto su cui si è incentrata la sua tesi, su Cittadinanza digitale e clima di classe. Il progetto ha riguardato le classi 2 B e 2M dello scorso anno, che sono state attivamente coinvolte, insieme ai docenti delle ore in cui lo psicologo è entrato in classe. I docenti sono stati osservatori delle dinamiche tra ragazzi e si sono detti molto soddisfatti delle modalità di svolgimento del progetto».
Nel video le interviste.