L’avvocatura tranese può guardare con fiducia al futuro, vista la passione e la tenacia dei giovani iscritti associati nell’AIGA (Associazione Italiana Giovani Avvocati) – sez. Trani. Lo scorso 27 dicembre l’Associazione ha vissuto una giornata importante con il rinnovo di tutte le cariche sociali e, soprattutto, con l’elezione della nuova guida per i prossimi anni, l’avv. Francesca Pistillo, andriese.
40 anni, con una importante esperienza professionale e associativa in AIGA, già componente del direttivo uscente: questo è il profilo della giovane avvocatessa Francesca Pistillo alla guida della sezione di Trani dell’Associazione che comprende i giovani legali di Trani, Andria, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Corato, Ruvo, Canosa e Minervino. L’avv. Pistillo eredita l’incarico dall’avvocato biscegliese Vincenzo Povia.
La affiancherà il nuovo direttivo composto da: Adamo Logrieco, Maria Teresa Solofrizzo, Vittorio Belgiovine, Roberta Moscatelli, Valentina Cosmai e Leonardo Chiapperini, Francesca Rizzi, Antonio Valentini e Dario Iurlaro.
A seguito della proclamazione, la neoeletta Presidente ha voluto sottolineare l’importanza della categoria degli avvocati con particolare attenzione ai giovani, baluardo insostituibile della garanzia e della tutela dei diritti dei cittadini.
Le parole della Presidente: «È un grande onore per me poter raccogliere il testimone di coloro che mi hanno preceduta e che con dedizione e impegno hanno dato lustro alla Sezione di Trani, garantendo una prestigiosa rappresentanza non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale, rappresentatività che cercheremo di mantenere alta anche durante il prossimo mandato. Oggi, più che mai abbiano bisogno di restituire alla categoria degli avvocati ed in particolare ai Giovani Avvocati, di cui la nostra associazione da decenni si fa portatrice, quel fervore, quella passione che deve muovere ciascun avvocato nell’esercizio della Professione. L’esodo dall’avvocatura di tantissimi Colleghi giovani, ma anche di quelli con anni di esperienza, deve portarci a riflettere sulle cause di questo preoccupante fenomeno che attualmente attanaglia la categoria. Dovremmo farci promotori di una seria proposta di riforma dell’accesso alla professione, offrendo un ventaglio di soluzioni volte a evitare l’abbandono e lo sconforto troppo spesso presente nei giovani laureati, offrendo loro incentivi che non scoraggino l’impresa di diventare un Avvocato e che non li pongano di fronte all’umiliante scelta di desistere dalle loro ambizioni e di ripiegare su altri fronti economicamente e solo apparentemente più vantaggiosi».