Avevamo parlato questa mattina delle tragiche analogie degli incidenti verificatisi esattamente nello stesso punto a distanza di 33 anni, quello del 1990 che registrò otto morti e l’incidente di ieri che registra due decessi e 7 feriti di cui alcuni in gravissime condizioni. Antonio Capuzzolo, nipote omonimo di una delle vittime del 1990, ha deciso di condividere con la nostra redazione e i lettori di AdriaLive, una durissima lettera rivolta alle istituzioni:
«Scusa Zio, ma il dolore non risveglia le coscienze.
Oggi come allora. Stesso mese, stesso luogo e tante giovani anime coinvolte. Porto il tuo nome, non ti ho mai conosciuto, ma ho vissuto il dolore famigliare dei sogni strappati ad un ventenne. 33 anni. Tante, Tantissime, Troppe anime sacrificate sulla quella strada della morte.
Famiglie sconvolte dal dolore, destini mutati dalle tragedie, vite spezzate e futuri infranti.
33 anni. Non sono bastati a smuovere le coscienze vuote di chi gestisce quella becera politica fatta solo di soprusi, favoritismi, che guarda solo ai vantaggi personali, agli interessi degli amici, che non riesce ad impegnarsi con tutte le forze per l’interesse comune.
In 30 anni quella strada l’ho percorsa centinaia di volte, ho rischiato anch’io di rimanerci, ed ogni volta ho maledetto quel punto e mi sono chiesto perché in un’epoca dove tutto cambia velocemente, in cui il progresso ci aiuta svolgere cose impensabili fino a qualche anno fa, siamo in grado di lasciare immutata una strada che semina morte.
Benvenuti nella terra a senso unico, terra di nessuno, perchè nessuno ha la Responsabilità delle disgrazie e tutti hanno l’onore di quelle piccole e insignificanti vittorie. Qui si muore mentre prendi un treno che viaggia su un solo binario, mentre torni a casa da una serata con gli amici su una strada lasciata indietro nel tempo, o per una malattia presa forse perché hanno trattato male la Tua terra.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Scusa Zio, ma il dolore non risveglia le coscienze.
E la Comunità piange».
Ci sarebbe da chiedersi se è colpa della strada o delle persone,che magari x proprie incoscienze ammazzano anche altri che hanno avuto la sfiga di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Povera terra mia……..politici del territorio sentitevi responsabili di queste tragedie.
caro Antonio Capuzzolo, continua però a farti le domande, quando scrivi “mentre torni a casa da una serata con gli amici ” , non fermarti ad incolpare la strada, chiediti piuttosto in quali condizioni di “attenzione”? a che velocità? qualcuno aveva tentato un sorpasso? E’ sempre troppo comodo incolpare una strada o fantomatiche istituzioni, “i politici” che dimentichiamo troppo spesso che sono stati messi lì da noi, spesso per un meschino , piccolo tornaconto personale.
L’unica cosa da fare :Autovelox e multe elevate.Con conseguente privazioni dei punti dalla patente!La coscienza e appartiene a chi guida e porta con se altre persone !La strada e’stata rifatta,ma
Mi sa’tanto che i lavori a servono solo per rendere
Le strade delle piste !Andate piano e abbiate
Più coscienza alla guida!
Ma ragazzi scusate dobbiamo prenderci tutti le ns responsabilita’.Si guida senza cinture di sicurezza, si usa il cellulare in auto, le strisce pedonali le possiamo cancellare perche’ il pedone deve far passare chi guida l’automobile, l’alta velocita’ ect ect.Parliamo anche di questi argomenti.Grazie
Non abbiate timore, succederà ancora, un articolo fasullo. Commenti di circostanza
Cari genitori,sorvegliate sui figli
Non vorrei fare il moralista, ma bisogna essere obiettivi… le auto ridotte in quel modo sono frutto solo DELLA VELOCITÀ e della INCOSCIENZA. Rispetto il dolore dei famigliari e amici, ma per ridurre così le auto, la velocità della Fiat Punto e della Opel Astra non poteva che essere molto eccessiva… rovinare così le auto significa andare ad una velocità di gran lunga superiore i limiti consentiti. Ora tolto ciò giudicate voi quanta colpa resta alle condizioni della strada. A 70 km orari così rovinate le auto non sarebbero state. Io per il mio lavoro percorro spesso la tangenziale di Andria e ogni volta rischio un frontale e non per la strada (che già si è rovinata) ma per li coscienza di chi guida incurante degli altri automobilisti. Ragazzi bisogna fare solo molta attenzione.
Fermo restando in cordoglio, mi unisco ai commenti precedenti. Siamo abituati a scaricare sempre su altri anche le nostre responsabilita. Per 50 anni sono stato motociclista e mai come in questi ultimi 10 circa ho visto tanta arroganza e prepotenza da parte di alcuni automobilisti. Che incontrino altre auoto, moto o anche pedoni. Velocità, telefonini, per non parlare di alcol o peggio e perchè no monopattini e bici elettriche.!! Tutto a discapito di chi rispetta il codice e rispetta gli altri. Quell’incidente del 90 l’ho visto di persona quella notte, tremendo.
Facciamoci tutti un esame di coscienza a partire dai genitori, Rinnovo Comumque il cordoglio ai genitori delle vittime.
buongiorno,
alcuni fatti:
considerata una strada della morte la S.P.2 per Trani si é voluto e potuto fare il raddoppio di corsia, si consideri però che:
Penso che con un piccolo tratto di JERSEY che costringano tutti gli automobilisti, bravi e incoscienti che siano, penso sommessamente che il bilancio sarebbe stato solo a carico di chi ha guidato male!
Spero si faccia qualcosa SUBITO per mettere in sicurezza tale strada per quanto riguarda Andria…