Diritti civili

Camera Penale di Trani, De Pascalis: «I detenuti non sono scarti umani»

Luca Ciciriello
Luca Ciciriello
Carcere di Trani
Carcere di Trani
Il commento a margine di una due giorni di incontri negli istituti penitenziari femminile e maschile. Sono emerse anche alcune criticità che la popolazione residente in carcere vive
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«I detenuti non sono scarti umani e, soprattutto, il carcere è una parte della società: il suo funzionamento è indice di civiltà dello Stato»: a sostenerlo a chiare lettere è stato l’avvocato Giangregorio De Pascalis, presidente della Camera Penale di Trani, a margine di una due giorni di incontri negli istituti penitenziari femminile e maschile di Trani.

Negli ultimi mesi, infatti, durante i colloqui tra i detenuti e la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Trani, Elisabetta de Robertis, è emersa la necessità di comprendere meglio le novità della riforma Cartabia e gli eventuali benefici per chi è in carcere. «Per questo ho coinvolto la Camera Penale, trovando subito grande disponibilità – ha detto de Robertis -, e abbiamo organizzato gli incontri negli istituti penitenziari. L’avvocato De Pascalis ha discusso di misure alternative, benefici penitenziari e pene sostitutive, mentre l’avvocato Luca Gagliardi si è soffermato sul tema della giustizia riparativa».

Sia nell’istituto femminile che in quello maschile, le persone hanno anche colto l’occasione per manifestare le maggiori problematiche che vivono: dalle questioni strutturali alla mancanza, in alcuni casi, di acqua calda e di strumenti “banali” ma utili per la risocializzazione (si pensi ai phon o agli specchi), dai rapporti con la magistratura alla carenza di organico. Sia la Garante che la Camera Penale di Trani si sono impegnati a recepire queste necessità e a inoltrarle alle istituzioni.

«Per i detenuti è importante partecipare a questi colloqui perché prendono coscienza dei diritti di cui sono titolari – ha continuato De Pascalis -. L’obiettivo ultimo è realizzare e attivare la funzione risocializzativa e rieducativa dell’intera esecuzione penale, ambito in cui operano attivamente anche gli avvocati». Per la Garante de Robertis, infine, «tutte le volte che la società civile entra in carcere ha la possibilità di scoprire e conoscere la situazione reale degli istituti e i detenuti sentono di essere ascoltati».

mercoledì 10 Maggio 2023

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