In un contesto in cui l’accesso al lavoro pubblico è sempre più competitivo, il recente concorso per tre posizioni di Geometri presso il Comune di Andria ha evidenziato una situazione preoccupante.
È bene, intanto, mettere in chiaro che nel nostro Bel Paese, mentre in passato si registravano fino a 200 candidature per ogni posto pubblico messo a concorso, negli ultimi anni il numero è sceso ad una media di 40 candidati per posizione. Tuttavia, ciò non significa che ci sia una maggiore facilità nell’ottenere il “posto fisso”, ma rappresenta una carenza nella preparazione da parte dei candidati.
Ma veniamo al concorso per n. 3 posti al Comune di Andria: su un totale di 100 domande pervenute a Palazzo di Città, solamente 59 candidati hanno affrontato la prova scritta, e solo due di essi hanno superato con successo la prima fase del concorso, quella che con la correzione automatica ed informatizzata dei test ha falcidiato praticamente tutta la platea dei concorrenti.
Il numero di candidati idonei è risultato inferiore al numero di posti disponibili.
Nemmeno gli interni, coloro che già lavorano a tempo determinato presso il nostro Comune, sono riusciti a superare la selezione, mettendo in luce la severità e l’imparzialità del processo di valutazione adottato.
La Sindaca ha commentato il risultato del concorso sottolineando l’importanza di un processo di selezione trasparente e imparziale: «I concorsi sono condotti in modo equo e rigoroso, non ci sono interferenze di alcun tipo né potrebbe essere diversamente.
La gente deve capirlo, deve acquisire fiducia nelle istituzioni, nei processi di selezione. Non è la prima volta in questi 3 anni amministrativi che si verificano situazioni simili. Abbiamo impostato tutta la programmazione di assunzione del personale affidandola a procedure pubbliche, sospese da decenni e puntiamo ad una selezione basata su merito e competenze.
Tutte le procedure messe in campo finora, non hanno registrato contenziosi o annullamenti. Vogliamo proseguire in questo rigoroso percorso di qualità che forse a qualcuno potrà piacere poco ma che è sicuramente il nostro vessillo».
Il problema è che per prepararsi ad un concorso pubblico occorre lavorare molto su libri e legislazione, con poche probabilità di essere assunti molti si chiedono se ne vale la pena? E si rispondono no.
Inoltre oramai lo sanno anche i muri che si prende uno stipendio medio con responsabilità e problemi da risolvere a volte anche importanti.
Questo fa capire come sono stati condotti in passato questi concorsi, preoccupante il fatto che siano stati esclusi anche i candidati “interni”…ma chi li ha fatti entrare? non ci sono parole…
Un plauso a questa amministrazione, per aver fatto questo concorso,con serietà,meritocrazia e professionalità. Mi auguro che altre amministrazioni e specialmente quelle bubbliche,proseguono su questa strada.