Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione del presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto in risposta ai consiglieri del centrodestra sulla vicenda Montegrosso:
«Il consigliere Nobile e i suoi colleghi del centrodestra scrivono evidentemente senza avere cognizione di ciò che dicono. La situazione odierna è il frutto di 10 anni di disastri del centrodestra cui noi siamo costretti a far fronte.
Da tempo stiamo lavorando per evitare che il Borgo di Montegrosso rimanga isolato. Da un anno mezzo abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione Puglia cui vanno aggiunti due milioni da noi già stanziati. La risposta della Regione non è al momento positiva anche se ci sono arrivate rassicurazioni su un prossimo stanziamento di 10 milioni di fondi FSC.
Inoltre avevamo ascoltato e accolto le proposte del comune di Andria per una viabilità alternativa, ma quella rotonda va tolta per il collaudo. Ci sono responsabilità penali per il dirigente, l’impresa e il sottoscritto con le quali bisogna fare i conti. Solo successivamente potremo valutare le altre soluzioni. A tutto questo va aggiunto che ci siamo anche attivati per rendere raggiungibile Canosa da Minervino Murge con dei sopralluoghi già avvenuti.
Quello che i consiglieri di centrodestra stanno facendo in queste ore è l’ennesimo atto di sciacallaggio nei miei confronti dopo quello già avvenuto per il tratto di Canosa della Sp2. Invito il consigliere Nobile e i suoi colleghi ad informarsi. Per poter parlare – conclude Lodispoto – bisogna avere la competenza necessaria, altrimenti è meglio tacere».
Questa è l’ennesima e plateale dimostrazione di quanto la politica sia lontana dalle necessità dei cittadini. E’ un continuo scarica barile a danno del popolo. Oggi non si fa politica per migliorare la vita di ognuno di noi, ma solo per complicarla o addirittura distruggerla. Oggi come oggi è diventato solo un problema di acclarata conflittualità tra partiti e politici. Sono certo che se i politici tutti, provassero sulla loro pelle i danni che fanno alla comunità, avrebbero una certa repulsione ad esercitare le loro funzioni, queste ultime solo volte al raggiungimento di tornaconti personali.