Annamaria Ieva è un’infermiera dell’ospedale di Andria e ha manifestato sui social il proprio senso di sconforto e vergogna verso tutte quelle persone che, nonostante l’aumento dei contagi e le numerose raccomandazioni, continua la propria vita quotidiana come se nulla fosse.
«Buongiorno, finalmente mi sveglio e resto a casa, è domenica!
Il timore che il telefono possa squillare resta, ma finora tace, e va bene così.
Riflettendo su ciò che è stato il vissuto di ieri e ciò che sarà nei prossimi giorni mi dà i brividi.
Ieri, dopo 12 ore di fila di lavoro, tra lo svolgimento del lavoro ordinario e l’esecuzione straordinaria di tamponi covid, ho lasciato l’ospedale che sembrava una scena di un film. Ambulanze in entrata a sirene spiegate, operatori in attesa in tute da astronauta, operatori in corsa con barelle e pazienti con respiratori, gente in fila in attesa di visita al pronto soccorso. Gente in lacrime per parenti ormai dichiarati morti.
E poi, e poi volevo solo tornare a casa.
Percorro quindi la via che finalmente mi condurrà tra le mie mura domestiche e tra l’incredulità e lo sgomento cosa vedo? Vedo una via, via regina margherita in tutta la sua lunghezza, piena di gente tranquillamente a passeggio, che magari sta anche, anzi sicuramente, “chiacchierando” su come sta dilagando il virus. Si, chiacchierando, perché di questo siamo capaci, di chiacchierare. Parlottare.
Sembrava un sabato qualunque.
Nell’indifferenza totale di chi sta soffrendo, di chi sta lottando per la vita, di chi non vive la sua per dedicarsi a salvare quella degli altri.
È davvero una vergogna.
Vergogniamoci per ciò che siamo o che forse siamo diventati.
I social ci hanno avvicinati, nel senso che in pochi secondi riusciamo a comunicare col mondo intero ma è anche vero che ci siamo ridotti ad essere dei corpi sterili con menti vaganti.
Non abbiamo il senso del dovere, del rispetto, della convivenza sociale.
Siamo pronti a puntare il dito su chi o cosa, ma mai a puntare il dito su noi stessi e chiederci se abbiamo agito per il bene comune e se abbiamo rispettato le regole.
Scusate lo sfogo ma anche noi abbiamo il diritto di parola, non di parlottare.
Buona domenica a tutti e permettetemi un abbraccio speciale e fortissimo a tutti i colleghi della rianimazione, del pronto soccorso e della radiologia che sono davvero straordinari.
Non chiamateci eroi, noi siamo così. Sempre».
Quello di Annamaria è lo sfogo dei tanti che sono in trincea e che, quotidianamente, per garantire tutti il diritto alla salute, anche a chi preferisce far finta di nulla e si “riunisce” comunque per strada o in casa. Siamo in emergenza e, almeno per il momento, dovremmo rinunciare a ciò che non è strettamente necessario. Dobbiamo farlo per chi rischia la vita per noi, per chi soffre, per chi non ce l’ha fatta e per noi stessi. È doveroso “rallentare oggi per correre domani” perché solo così si distrugge questo maledetto virus.
Gentile Annamaria… Non sono di andria ma… Ogni anno vengo con mio marito essendo lui nato in questa bella città… Ricca di tante cose!… Ma… Come dice lei… Povera di senso civico! Sembra che le cose frivole siano la priorità!… Le chiacchiere appunto!… I vestiti… I capelli… Le unghie e quant'altro!… Sono lombarda… Ho perso un parente per covid… Sono vicina a Bergamo… Città martoriata in primavera da questa pandemia…. È triste leggere le sue parole… Non riesco nemmeno ad immaginare il suo lavoro!… Duro… Pericoloso ed indispensabile!… Non solo ad andria esistono tali comportamenti… Siamo un popolo con memoria corta e negazionista delle regole… In generale.
Le auguro una buona vita!
Sacrosante parole. Sono d'accordo in tutto ciò che dice la signora. Purtroppo siamo o siamo diventati cosi. Ma che vergogna!!!!!
Ha perfettamente ragione.
Purtroppo in tanti sopratutto ragazzi e tanti anziani vagano per la Città senza una meta, è cosa più grave senza mascherina o a mo di reggimento.
Grazie per quello che fate e una buona Domenica a tutti sperando che questo incubo finisca quanto prima.
Un bacio ad Annamaria
Concordo con lei signora Annamaria.
Ma per far rallentare la corsa del virus secondo me bisogna di nuovo chiudere tutto come a Marzo,perché già se si chiude tutto c'è gente che trova il modo di continuare a fare i cavoli propri fregandosene delle regole,figuriamoci se c'è ancora la libertà di uscire fino a una certa ora,svegliamoci dal letargo altrimenti non ce ne usciremo neanche per il prossimo anno.Lo dobbiamo fare per rispetto di chi lavora in Trincea e per la gente che viene chiamata fessa in (senso buono)che ha e continua a rispettare le regole.
Certa gente dovrebbe essere segnalata e lasciata al proprio destino, nel caso in cui dovesse arrivare anche per lei, il momento di aver bisogno di aiuto…. Ma purtroppo gli eroi che ogni giorno sono sul fronte a combattere questa guerra contro il tempo, contro un virus subdolo, sono eroi per tutti, per chi ha colpe e chi non ne ha…. Eroi che spesso, purtroppo, perdono la vita per salvarne altre….Eroi che hanno una vita, una famiglia e degli amici che abbandonano per salvare chi forse non ha fatto nulla per meritarselo…Provo vergogna per tutti quei miei cari concittadini che imperterriti continuano la loro vita, magari anche deridendo chi le regole le rispetta…ma attenti, nessuno é immune dal contagio, e prima o poi, gli altri possiamo essere noi…
Condivido pienamente le tue parole Annamaria. Ormai nelle nostre menti c'è il vuoto più totale! Un abbraccio
Concordo carissima Annamaria,oramai non basta dirlo,si è sordi a percepire ,ci vogliono regole più drastiche in questo caso.Educare la massa è un compito difficilissimo se abituato a fare ciò che li pare e piace. Credo che gli organi competenti (compreso Andria)debba prendere provvedimenti più restrittivi per la salute di tutti e in particolare per i più fragili che hanno diritto a vivere ed essere tutelati dalla società.
Carissima ma perché non scrivi al nostro sindaco….con una sua direttiva…piazza chiuse….come chiuse???..ieri sera eravamo schifo….gente che cammina anche a mezzanotte….ma scusate. …i controlli? ??..È molto facile fare leggi. ..emettere disposizioni….ma chi deve controllare che fa??….anzi c'è personale per controllare????…a detta di quello che ho visto….e se permettete documentarvi…sia con foto che con registrazioni audio (…risposte che alcuni vigili a cui ho sottoposto i fatti mi hanno dato )..
Assolutamente nessuno controlla. …
Purtroppo c'è da dire che chi non prova sulla sua pelle qualsiasi dolore non può mai credere fino in fondo.
“Siamo pronti a puntare il dito su chi o cosa, ma mai a puntare il dito su noi stessi e chiederci se abbiamo agito per il bene comune e se abbiamo rispettato le regole.” Non c'è nient'altro da aggiungere …
Carissima Annamaria condivido ogni singola parola dettata sicuramente da una professionista che vive anche umanamente il proprio lavoro,che interpetra il dolore degli altri come suo e poi……esce dal luogo di lavoro e osserva un mondo che non rispetta le regole per evitare quando accade tra le mura dell'Ospedale!!!!!
Penso,purtroppo che il mondo sia questo!!!
I distrastri e i lutti delle guerre sono nella storia e cosa si è fatto dopo l'armistizio,ci si è preparati al successivo conflitto!!!!!!!
La sua ricchezza interiore,il suo spirito di osservazione,il suo grido di dolore almeno,mi auguro riuscirà a far rivedere il comportamento di chi ha letto quanto ha scritto.
È poca cosa,certo.ma non si illuda!!!!!
Sei una persona stupenda per ciò che hai detto. Le tue sono parole vere.. Di una verità unica.. Buon lavoro e grazie che ci siete.. P
Concordo su quello che ha scritto questa infermiera di Andria…sono andriese anch’io ho vissuto stessa esperienza a Modena…da marzo a maggio ho lavorato in un reparto COVID …ad agosto sono venuta in Andria a trovare i miei genitori …giravamo con la mascherina solo io e mio marito…e in giro per la città non ho mai visto un vigile o forza dell’ordine ha fare dei controlli…
Come si può darle torto?!?! La considerazione è un'altra..la gente vuole uscire, e anche quello è un altro sacro santo diritto!!! Però, non lei sig.ra Annamaria, ma chi Dirige o Governa il suo ospedale in 9 mesi di pandemia cosa ha imparato?, sono 9 mesi che “parlottiamo” della seconda ondata in autunno….. orbene come si fa a farsi trovare impreparati? Abbiamo dato il bonus per le vacanze, il bonus per le biciclette, il bonus per i device, il bonus per ogni altra futilità…………… Ma perchè in 9 mesi non si sono attrezzati gli ospedali? Ma perché in 9 mesi non si è stati in grado di arrivare preparati alla seconda ondata? Parlo di personale da assumere o farvi affiancare, di strutture ospedaliere da riaprire, di investimenti significativi e corposi nella sanita???
Siamo in pochi qui. dopo aver aperto tutto, IL BUON SENSO NON HA PREVALSO. Tutti liberi e tutti hanno fatto tutto.. i CONTROLLI non ci sono più stati. Sappiamo perfettamente che accanto ad ognuno di noi ci vogliono 2 carabinieri. E che ci dovevamo aspettare? Con tutto quello che sta succedendo , si continua imperterriti a fare tutto come se niente fosse. DIAMOCI UNA MOSSA .TUTTI QUANTI. I nostri governanti si sono affidati al BUONSENSO che manca.
DIPENDE TUTTO DA NOI
E i controlli delle Forze dell'Ordine che fine hanno fatto?
Occorre intervenire con multe salatissime!
Solo in tal modo si potrebbe riuscire a fermare gli incoscienti e gli ignoranti, che danneggiano la salute dell'intera comunità andriese!
Mi rivolgo alla P.A……fateci sapere le sanzioni che avete emesso. ….ma non le chiacchiere
Siamo al delirio dei novelli sceriffi, basta vedere i commenti sotto. La paura ci rende nemici degli altri.
grazie
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Medici ed infermieri.. MIEI EROI
Per Anna Maria Ieva. Il cui scritto mi ha toccato profondamente
E STATO SEMPRE COSI AMEN
Ma avete il coraggio di chiudere tutto e pagare il manco di paghe e introiti? state in continuazione a piangere sulla irresponsabilità delle Persone, non badando che qui state toccando i diritti Costituzionali? piangete sui posti ridotti e chiusure degli Ospedali. Noi dobbiamo piangere e seguire voi piene di fobie e paura di morire, inoltre sapete leggere i dati e statistiche? leggetevi i morti degli ultimi anni e quelli a causa o con una Influenza, sembra che vi vantate a chi la spara più grossa a chi sà vietare le Libertà delle persone, chiacchierare, stare con amici (di certo non in gruppi), uscire all'aria aperta, tutto è diventato peccato inappropiato.
di sera la città è letteralmente deserta, con chi ve la prendete