Ieri, sulla pagina Facebook della Fidelis Andria è stato pubblicato un post definito “ironico” da chi gestisce la comunicazione della squadra. Il testo, programmato per la campagna abbonamenti, recita: “anche alle donne piace la fi…” e poi ancora “Quanto mi manca la fi…”.
Un’allusione che non è piaciuta nemmeno alla presidente del Cav “RiscoprirSi…”, la dott.ssa Patrizia Lomuscio, che ha così commentato: «apprendo adesso di questa pubblicità sessista. Ho chiesto immediatamente alla società di cambiare subito la pubblicità, altrimenti mi vedrò costretta, in qualità di presidente del centro anti violenza, ma anche donna e tifosa da anni, a segnalarla alle autorità competenti. Non mi sento rappresentata da questo tipo di pubblicità».
In realtà i commenti al post con i flyers dedicati alla nuova campagna abbonamenti della Fidelis Andria non sono piaciuti neppure ai più, al netto di varie interpretazioni ipotizzate che hanno commentato negativamente il progetto di comunicazione.
Va bene l’ironia e il motto che nella comunicazione molti seguono: “bene o male purché se ne parli”, però a volte su argomenti delicati forse bisognerebbe far prevalere l’etica a un like in più su un post sui social.
Il sostegno alla Fidelis, dopo tante tribolazioni negli ultimi anni, deve comunque essere garantito senza ricorrere a questo tipo di slogan con allusioni sessiste.