Qualche mese fa, Umberto Galimberti, famoso filosofo italiano, aveva affermato durante un convegno pubblico che la filosofia e l’impatto della medesima con il mondo che ci circonda, quello concreto, grida aiuto su tutti i fronti in questo mondo – con le sue contraddizioni, esaltate dalla società tecnologica, anzi con la tecnica, con la quale anche la scuola ogni giorno di più viene invitata a esercitarsi e ad esercitare giovani e giovanissime menti – che deve fare i conti l’umanità attuale.
Ebbene, ad Andria ci sono giovani menti pensanti che riaccendono la fiammella della speranza: la squadra “Andria”, composta dagli alunni della 5^C linguistico del Liceo “Carlo Troya” Silvia Attimonelli, Sofia Fortunato, Enrico Miccoli, Angelica Pansitta e Roberta Paradiso, si è aggiudicata il primo posto al prestigioso concorso nazionale di filosofia “Romanae Disputationes”, le cui finali si sono svolte lo scorso weekend a Bologna. Silvia Attimonelli, inoltre, è stata insignita con la menzione speciale come miglior oratrice dell’intero concorso.
Gli studenti andriesi hanno vinto nella categoria seniores del torneo “Age Contra” , cioè un dibattito a squadre di argomento filosofico: il topic della finale era “Ci sono cose che la parola non può esprimere” e i ragazzi hanno prevalso sostenendo la tesi contraria, ovvero non ci sono cose che la parola non può esprimere.
Ad accompagnarli a Bologna il professore referente dell’iniziativa, Vincenzo Lomuscio, mentre il docente della classe, Vittorio Olivieri, ha “tifato” a distanza.
«Sono molto felice di questo risultato – ha dichiarato il Dirigente Scolastico, Michelangelo Filannino -, un bellissimo risultato, che rafforza l’idea di potenziare l’insegnamento della filosofia negli aspetti della filosofia del linguaggio nell’indirizzo, appunto, linguistico. La filosofia del linguaggio è molto interessante, talvolta trascurata, ma con gli studenti ha funzionato e mi complimento con i nostri campioni».