Attualità

Rimborso Tari, ecco come calcolarlo e come chiederne il rimborso

Michele Lorusso
Michele Lorusso
Ciò che non è dovuto, è la quota variabile della Tari sulle pertinenze (box, ecc…). Per cui, basta aprire la bolletta ricevuta e fare il calcolo per ogni singolo anno, a partire dal 2014 sino al 2017. In allegato il modello
scrivi un commento 37390

In questi giorni gli uffici postali e bancari sono stati presi d’assalto dai contribuenti andriesi che devono pagare l’ultima rata della Tari.

Il quesito che assilla tutti quei contribuenti è sempre lo stesso, ovvero: “come recupero la parte di Tari che sto pagando e che non era dovuta?”.

Innanzitutto, va compilato un modulo per il rimborso Tari scaricabile a questo link, con allegate le ricevute di tutti i versamenti Tari e un documento di identità, indirizzato all’ufficio tributi e consegnato o all’ufficio protocollo generale, oppure tramite raccomandata a/r. In questo modulo, oltre a indicare i dati del contribuente e il codice iban per l’eventuale accredito, bisognerà anche indicare la somma oggetto del rimborso.

Come calcolarla? Ciò che non è dovuto, è la quota variabile della Tari sulle pertinenze (box, ecc…). Per cui, basta aprire la bolletta ricevuta e fare il calcolo per ogni singolo anno, a partire dal 2014 sino al 2017 (vedi immagine).

Una volta presentato il modulo, si aprono diverse strade.

La più improbabile è quella dell’accredito del rimborso. Nel caso in cui l’amministrazione risponda negativamente o non dovesse dar seguito alla domanda del contribuente, lo stesso dovrà adire l’autorità giudiziaria.

Ancora una volta, nel silenzio più totale di chi amministra, bisognerà fare ricorso alla giustizia per vedersi riconoscere i propri diritti.

venerdì 15 Dicembre 2017

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Sabino Fucci
Sabino Fucci
6 anni fa

Alla quota variabile delle pertinenze credo sia da aggiungere il 5% pagato per il Tributo Provinciale