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Dimensionamento scolastico, Dora Guarino:«Il piano presenta più criticità di quante ce ne siano ora»

La Redazione
Evidenziati diversi problemi, tra cui la riduzione di personale, la forte disparità tra i comprensivi che si verranno a creare per numero di iscritti e per bacino di utenza e il fatto che alcuni saranno già sovradimensionati
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Una lunga, particolareggiata e critica riflessione, quella che Dora Guarino, Dirigente dell'attuale 8° circolo didattico "R. Cotugno", ha elaborato all'indomani delle risultanze degli incontri e del documento redatto sul dimensionamento scolastico.

«In un periodo particolarmente problematico – scrive la Guarino – per gli effetti destabilizzanti della pandemia, l’amministrazione comunale andriese ha pensato bene di destabilizzare ulteriormente le famiglie rivedendo l’assetto scolastico.

Il piano regionale di dimensionamento, nell’allegato A, sottolinea lo stato delle istituzioni scolastiche regionali, tra le quali risultano:

 n. 9 istituzioni con numero di iscritti al di sotto di 500 alunni;

n. 35 istituti con numero alunni compreso tra 500 e 600;

n. 2 istituti con un numero di iscritti tra 300 e 400.

Sono queste situazioni di criticità.

Vi sono, dall’altra parte, “istituzioni nelle quali l’elevato numero di iscritti e plessi supera di gran lunga la media e potrebbe compromettere la qualità del servizio offerto”; si tratta di ben 42 istituzioni che hanno un numero di iscritti compreso tra 1200 e 1400 e 21 istituzioni che hanno un numero di iscritti superiore a 1400. 

Tra i “criteri dimensionali” alla base della formazione del Piano regionale, le proposte di riorganizzazione devono essere finalizzate a:

  • garantire a ciascuna scuola un numero di iscritti tale da salvaguardare l'autonomia, dando priorità alla riorganizzazione di scuole aventi un numero di iscritti inferiore ai 500;
  • equilibrare le situazioni di forte disparità di numero di iscritti per scuola dando priorità alla riorganizzazione di istituti con numero di iscritti superiore a 1400;
  • per il 1° ciclo prevedere la costituzione di istituti comprensivi, a garanzia della continuità educativa e didattica "ove ne ricorrano le condizioni”;
  • la proposta di riorganizzazione dovrà consentire la risoluzione delle criticità di tutte le istituzioni scolastiche coinvolte nell’ipotesi di riorganizzazione avanzate”, continua la nota regionale.

Ci chiediamo quali siano le criticità della scuola andriese dal momento che, a differenza di altre città, il numero di iscritti consente di mantenere l’autonomia delle stesse.

Qualche riflessione, invece, va fatta sulla proposta di riorganizzazione avanzata dall'amministrazione comunale:

  1. La riduzione di istituti scolastici significa riduzione di personale (così come ribadito da tutte le sigle sindacali della scuola);
  2. Si creerebbero 8 istituti comprensivi e rimarrebbe un solo circolo didattico (dunque le famiglie non avrebbero pari opportunità di continuità educativa e didattica per i loro figli);
  3. Gli istituti comprensivi che nasceranno avranno forte disparità tra loro per numero di iscritti e per bacino di utenza;
  4. Alcuni comprensivi saranno già sovra dimensionati rispetto ai parametri fissati dalla Regione.

Alla luce di queste considerazioni il piano proposto presenta più criticità di quante ce ne siano oggi e tali da richiedere, in un futuro immediato, una nuova revisione dell’assetto.

Per tutti questi motivi e per il bene della città, si propone di lasciare invariata la situazione attuale in attesa di una programmazione equilibrata ed attenta al territorio».

mercoledì 4 Agosto 2021

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Pendolare 1
Pendolare 1
2 anni fa

Sicuramente un'analisi abbastanza approfondita fatta dalla Professoressa e D.S. Guarino che valorizza la Sua esperienza, questo ridimensionamento creerebbe solo confusione e disparità senza risultati.