Cultura

Festival della Disperazione: al via oggi la rassegna più attuale che ci sia

La Redazione
Presso il Seminario Vescovile, alle ore 20, Matteo Cavezzali "Perdersi, forare e altri disastri di viaggio. Un discorso per (ri)partire" e alle ore 21,30 Roberto Mercadini-Dante. Più nobile è il volgare"
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Prende il via oggi la rassegna più attuale in circolazione che promette un’esplorazione culturale e antropologica nei territori della disperazione, tema letterario per eccellenza, alla ricerca dei risvolti serissimi e ironici della stessa. QUest'anno il festival compie 5 anni e continua con la stessa determinazione la propria ricerca attorno al tema della disperazione, tra letteratura e realtà, ospitando narratori e poeti di fama internazionale, le voci più interessanti delle letterature emergenti, e ancora saggisti, musicisti, artisti, scienziati, secondo un’accezione ampia e curiosa della letteratura.

“Un compromesso al ribasso” è lo slogan scelto per celebrare questo traguardo che punta a far crescere le occasioni di incontro, di confronto e di dibattito.

Il Festival della Disperazione ideato, organizzato e gestito dal Circolo dei Lettori di Andria, apre la sua 5a edizione ospitando, alle ore 20 presso il chiostro del Seminario Vescovile, Matteo Cavezzali "Perdersi, forare e altri disastri di viaggio. Un discorso per (ri)partire". «Mai come in questi mesi di forzata sedentarietà ci siamo resi conto di quanto la dimensione del viaggio arricchisca le nostre vite. Ci svelerà modi di affrontare paure antiche e di mettersi in gioco. Ci racconterà di tramonti visti dall’Egeo e di albe baltiche. Ci illustrerà modi diversi di pensare alla vita, ai figli, al lavoro e all’amore, di confrontarsi con la solitudine e con la società. E scopriremo la comune umanità che come un’armonica sinfonia risuona a tutte le latitudini, dalle campagne francesi alle luci di New York, dall’Estremo Oriente all’America Latina. Per poter rimetterci in viaggio».

Matteo Cavezzali, nato a Ravenna, ha pubblicato il suo primo romanzo con minimum fax, col titolo Icarus.Ascesa e caduta di Raul Gardini nel 2018, grazie al quale ha vinto il Premio Volponi Opera Prima/Premio Stefano Tassinari 2019. Nel 2019 Mondadori pubblica il suo Nero d’inferno. Collabora con diversi giornali tra cui il Corriere della Sera e tiene un blog per Il Fatto Quotidiano. Ha scritto testi per il teatro messi in scena in Italia e all’estero. È ideatore e direttore artistico del festival letterario ScrittuRa di Ravenna, nato nel 2014. Dal 2016 cura anche Scrittura sulle Dolomiti in Trentino e gli incontri del ciclo Riscrivere la Storia in diverse città. Dal 2020 è co-direttore di Salerno Letteratura.

Alle ore 21,30, sempre nel chiostro del Seminario Vescovile Roberto Mercadini-Dante. Più nobile è il volgare «Non si può fare quello che ha fatto Dante senza essere innamorati a sangue della parola; senza essere ossessionati dal suono delle diverse lingue, dal senso dei singoli vocaboli; senza essere permeati anima e corpo dal linguaggio.Nella Divina Commedia si snodano le più magnifiche e impressionanti immagini dell’oralità.Il rogo eterno da cui esce la voce di Ulisse, che si agita al vento “come fosse la lingua che parlasse”. Un monologo per innamorarsi della parola e, in particolare, della lingua che parliamo».

Roberto Mercadini è nato a Cesena nel 1978. Con oltre 150 date all’anno, porta in giro per la Romagna e per il resto d’Italia i suoi spettacoli di narrazione e monologhi poetici.

mercoledì 21 Luglio 2021

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