Spettacolo

Talenti andriesi, il regista Antonio Losito approda alla 77^ Biennale di Venezia

Lucia M. M. Olivieri
Il cortometraggio "Pappo e Bucco", che affronta il delicato tema del fine vita, arriva al Lido per la sua anteprima nazionale. Protagonista è l'attore Massimo Dapporto
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Ancora un motivo di vanto per la nostra città: il regista Antonio Losito, di cui abbiamo già parlato per altri successi a livello internazionale, approda oggi in una delle location più suggestive e importanti nel panorama cinematografico mondiale. Questo pomeriggio alle ore 16 ci sarà un evento speciale di presentazione all’interno della 77^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dell’ultimo lavoro diretto da Antonio Losito, il cortometraggio “Pappo e Bucco”, che vanta un nome di peso come protagonista, Massimo Dapporto.

Un’opera commovente e profonda, interpretata appunto da Massimo Dapporto con Augusto Zucchi: il delicato tema del fine vita è affrontato dai due protagonisti, due clown, Elia ed Aldo, che nel corso della loro vita son stati sempre uniti e decidono di mettere in scena il loro personale spettacolo celebrando la vita stessa.

I due, una coppia anche nella vita, vivono insieme da anni, isolati da tutto e da tutti. Aldo chiede da tempo ad Elia di aiutarlo a mettere fine alle sue sofferenze a causa della sua malattia. Elia cerca in tutti i modi di dissuaderlo, fino a quando si rende conto che la situazione è più grave di quel che pensa.

Il cortometraggio arriva al Lido per la sua anteprima nazionale e già un primo riconoscimento attende l’attore principale, il Premio alla carriera Starlight International Cinema Award che verrà assegnato a Massimo Dapporto a margine della conferenza di presentazione del cortometraggio.

«Il cortometraggio “Pappo e Bucco” nasce un po’ per caso – spiega il regista Antonio Losito -. Il mondo del circo e, in particolare della figura del clown, mi ha sempre affascinato. L’ho trovata malinconica e quando ho pensato di scrivere qualcosa sui clowns, la storia ha inevitabilmente preso la strada del dramma.

La sceneggiatura è venuta da sé, molto naturalmente, come se sgorgasse tutto dalla penna in quanto i personaggi hanno preso immediatamente vita nel mio immaginario.

Elia e Aldo sono due facce di una stessa medaglia. Dopo aver passato una vita assieme sulla scena, circondati dal frastuono dello spettacolo, adesso vivono isolati e nel silenzio più assoluto.

A me piace definire questo film come una storia d’amore per la vita.

I due si troveranno a dover portare in scena il loro ultimo spettacolo».

Un palco sfavillante attende il giovane regista andriese, che pazientemente e con talento si è aperto un varco nel mondo dell’arte e della cultura: ad Antonio Losito gli auguri di una carriera sempre più ricca e soddisfacente da parte della redazione di AndriaLive.

giovedì 10 Settembre 2020

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