Cronaca

Fase 2? Prove generali per la festa di san Riccardo

Lucia M. M. Olivieri
Gruppi di giovani e meno giovani, abbracci, baci, mascherine che fanno su e giù, le strade del centro storico nuovamente piene, bottiglie di birra abbandonate a testimonianza di serate di bagordi
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Prima che qualcuno lo dica, lo scriviamo qui: è noioso anche per noi scrivere articoli come quello di seguito, oltre che deprimente, per certi versi. Ma evidentemente in molti hanno bisogno di sentirselo ripetere, forse non è chiaro abbastanza: il Covid-19 è un mostro. Un killer subdolo, che raschia via l’aria dalla gola e dai polmoni, che miete vittime ogni giorno. E se non ci credete, chiedete a chi vive a Brescia, per esempio: ora bisogna organizzare i funerali per 1000, e capite bene, 1000 persone morte nel giro di un paio di mesi, cremate e che non hanno mai più salutato i loro cari.

E ad Andria che cosa è successo? Fase 1, andriesi abbastanza ligi, dopo le calche davanti ai supermercati la situazione pare “normalizzarsi” fino al 26 aprile, quando viene annunciato che finalmente qualcosa può tornare a muoversi. Qual è l’interpretazione di tanti? Via, siamo liberi!

Eh no, cavolo! Non siamo liberi per niente! Di questo mostro non ci siamo liberati! É qui, tra le strade della nostra città, e aspetta proprio i passi falsi per riprendere forza. Qual è il passo falso per eccellenza? Basta guardare le foto a corredo dell’articolo: gruppi di giovani e meno giovani, abbracci, baci, mascherine che fanno su e giù, le strade del centro storico nuovamente piene, bottiglie di birra abbandonate a testimonianza di serate di bagordi, i viali interni e circostanti la villa comunale che si riempiono di varia umanità, bande di scooter che scorrazzano incuranti come ai “bei” vecchi tempi.

Il sazio non crede al digiuno: il sano non crede evidentemente al malato. Perché allora rispetterebbe le prescrizioni che gli eviterebbero di passare l’inferno di tutti coloro che per 30, 40, 50 giorni sono stati (o sono ancora) ricoverati da soli negli ospedali pugliesi, o dei familiari che hanno visto i loro cari spegnersi da soli senza poter dire per l’ultima volta “ti voglio bene”.

La nostra speranza più grande, in questo momento, è non dover scrivere il 18 o il 25 maggio prossimi un articolo che intitoleremo “Noi ve l’avevamo detto e ridetto”: rispettate le regole e saremo tutti più tranquilli e rilassati, rispettosi di tutte le famiglie che rimangono chiuse nelle loro case ad aspettare che una pandemia mondiale passi lasciandoci dietro meno macerie possibili.

venerdì 8 Maggio 2020

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riccardo
riccardo
3 anni fa

Magari con le multe la gente impara

GioAdda
GioAdda
3 anni fa

Mi trovate pienamente d'accordo con la vostra analisi. Agguungerei rispettoper i medici i paramefici e tutti gli operatori economici che fanno sacrifici e che sperano non ci sia un ritorno altrimenti sarà la fine

Franco
Franco
3 anni fa

Purtroppo scuola, famiglia e mode hanno creato una generazione di giovani individualisti ed edonisti ai quali non importa seguire regole benché minime e che anzi fanno del mancato rispetto delle regole un tratto distintivo. Chi ha seminato male tra i giovani non poteva che raccogliere quello che si vede.

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

No mi dispiace Franco ma non si incolpi la scuola. Sono i genitori che non insegnano.

ANDRIA
ANDRIA
3 anni fa

La gente non ha capito nulla.Al primo aumento dei contagi ci sarà un nuovo lockdown. E molto più severo questa volta

Domenico Divenuto
Domenico Divenuto
3 anni fa

Ma controlli da parte delle forze dell'ordine? Nulla!! E Tufariello ? Non pervenuto……

Michele
Michele
3 anni fa

Ciao Complimenti per le parole e l'osservazione fatta che il sazio non crede al digiuno io sto a casa isolato dal mondo e dalla mia famiglia gia da50giorni non sapendo quando finirà ma vedendo questa situazione mi fa paura uscire da casa penso che dovrebbero irrigidire dinuovo i controlli per il bene di tutti ciao che Dio ce la mandi buona

Maria
Maria
3 anni fa

Magari questo si potrebbe evitare con dei controlli e delle sanzioni più severe. Ricordiamoci che molta gente è ritornata a casa da altre regioni e con questi comportamenti non potrebbe essere impossibile che il contagio presto si diffondi anche qui a macchia d'olio. Non siamo esenti da tutto questo, ma probabilmente tutta questa gente lo capirà troppo tardi, semmai lo capirà. Sono realista, ma credo che questo tipo di articoli continueranno ad essere ignorati spudoratamente da persone come quelle che sono lì fotografate, purtroppo

Anonimo
Anonimo
3 anni fa

Forse il tono di questo articolo è anche fin troppo mieloso…..mi dispiace dirlo e purtroppo pensarlo ma davvero i giovani sarebbero dovuti essere la categoria + colpita per evidentemente far capire qualcosa ……ad esempio qual è il valore della libertà e della salute…..scusate lo sfogo forse troppo maligno

Daniele Capogna
Daniele Capogna
3 anni fa

Non passerà nemmeno una settimana e saremo pieni di contaggi. Due mesi in casa con due bambini piccoli non ne facile. Stare pure in cassaintegrazione senza percepire stipendo , e non vorrei rimanerci a lungo. Spero di no che nn ci sono contaggi Ignoranti del cazzo

Utm
Utm
3 anni fa

Io mi domando perché avete smesso di fare controlli.. Se sapete i luoghi affollati come la villa i viali del centro ecc. Perché non vigilate? Perché la gente che è stata brava finora ad osservare le regole debba pagare anche per conto di questa gente ignorante? Cari genitori dov è finita l autorevolezza, una volta ai nostri tempi bastava uno sguardo dei nostri genitori che capivamo adesso si sono persi i valori… Per favore fate i genitori e non gli amici dei vostri figli e smettetela di scaricare la colpa alla scuola che non c entra bisogna andare di pari passo..

Domenico Lorusso
Domenico Lorusso
3 anni fa

È fiato sprecato,forse è peccato dirlo anzi lo è questa pandemia ci ha solo sfiorato, abbiamo solo pianto il lato economico, mentre non abbiamo dato il giusto valore alle vittime nostre , e alle tantissime del nord, non abbiamo apprezzato lo sforzo indescrivibile di tutti quelli che nelle varie ( categorie) ci hanno salvato la vita curandoci e sorvegliandoci.Peccato ci stiamo giocando una possibilità non solo di una ripresa economica ma di vita. Non siamo capaci di seguire il giusto ,credo che se qualcuno che è morto ritornerebbe vivo griderebbe ad alta voce Strunz.

V. Pizzolorusso
V. Pizzolorusso
3 anni fa

A me sembra che siamo già ben oltre San Riccardo! E tutti hanno già abbassato la guardia senza alcuna giustificazione… come se non fosse successo nulla..Speriamo di non dover pagare dazio per questi comportamenti che di civile hanno ben poco

Francesco
Francesco
3 anni fa

La gente ha un tantinello equivocato uscire per le necessità

1 allenarsi
2 trovare parenti
3 fare spesa
4 prendere un minimo d'aria
5 andare al lavoro

E lo ha allegramente scambiato con

1 cazzeggiare
2 trovare la comitiva di amici altrettanto imbecilli
3 fare la sfilata nella via principale con l'abito
4 stare a 20 cm l'uno dall'altro senza maschere

Miao
Miao
3 anni fa

Bisognava continuare con il lock down! Solo consentire di lavorare alla gente anche ai barbieri per esempio su appuntamento.
Tutti gli altri a casa per imposizione come qualche giorno fa.
Se i genitori non sono in grado di esserlo e d altronde sono i primi a girare come se nulla fosse allora bisogna continuare con le imposizioni ricordando che il bene comune viene prima del bene individuale

Luigi
Luigi
3 anni fa

Se continuiamo così c'è lo mettono a quel posto (a nn rispettare le regole).

Cannone Vincenzo
Cannone Vincenzo
3 anni fa

Come al solito gli Andriesi immancabilmente gente incosciente,ignorante,menefreghista, ma ci rendiamo conto che qui si parla di malattia mortale? Appello a tutta la cittadinanza con coscienza! Tutti insieme collaboriamo a segnalare tutto questo sfascio, assebramenti da per tutto come se niente é mai successo non rispettando nessuna regola. un appello a chi ci comanda fate girare i controlli a tappeto e fate sanzionare salatissimamente. Non è giusto che anche chi rispetta le regole deve rischiare per colpa di gente senza cervello (ANDRIA CHE SCHIFO)

Antonella cri
Antonella cri
3 anni fa

Ma il sindaco c'è o fa finta di esserci?

Maria Lena Pizzolorusso
Maria Lena Pizzolorusso
3 anni fa

Sono figlia di Andriesi immigrate in Germania ad Amburgo nel '70. Sono nata ad Amburgo ma il mio cuore batte per l' Italia anzi per Andria e con tutta la mia speranza vorrei venire ad Andria per festeggiare San Riccardo dopo tantissimi anni. Allora spero e appello alla ragione di tutti gli Andriesi. Un caro saluto dalla Germania, Amburgo dalla vostra pensandoVi Maria Lena. Ciao baci e abbracci