Politica

«Convochiamo un tavolo di concertazione perché a pagare il debito non siano le fasce più deboli»

La Redazione
La proposta del responsabile del centro Zenith
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Riceviamo e pubblichiamo la nota di Antonello Fortunato del Centro Zenith, a proposito del taglio dei servizi alle fasce più deboli:

«Qualche giorno fa il consiglio comunale di Andria ha avviato la procedura di pre-dissesto finanziario. Questo, come è stato spiegato più volte, vuol dire che l’amministrazione entro 90 giorni deve mettere a punto un piano economico credibile che permetta di ripagare i milioni di debiti accumulati negli anni. I lavori nelle diverse commissioni sono iniziati, ma dalle prime indiscrezioni viene fuori un quadro allarmante. I fondi per riappianare i debiti si starebbero infatti cercando fra quelli necessari ad assicurare i servizi alle fasce più deboli della città.

Nello specifico – continua Antonello Fortunato del Centro Zenith – si vorrebbe tagliare l’assistenza domiciliare per gli anziani, assistenza specialistica scolastica per i bambini, il servizio mensa negli asili comunali, i servizi ai disabili. In sostanza, se ciò fosse confermato, avremmo che i primi a pagare questa situazione sarebbero anziani, bambini e disabili, proprio le categorie che, vista la loro fragilità, andrebbero protette al di sopra di ogni altra.

Lungi da noi voler fare sterile polemica politica in una situazione tanto grave, anche se riteniamo che i colpevoli abbiano nomi e cognomi precisi e dovrebbero essere i primi a fare pubblica ammenda e chiedere scusa ai cittadini (scuse non ancora pervenute). Ma adesso siamo in questa situazione e dobbiamo uscirne e sappiamo bene che un piano di rientro non è cosa semplice, né indolore per nessuno. Ma sappiamo anche che decidere da quale voce di bilancio togliere i soldi e in quale lasciarli è una precisa scelta politica, una scelta, che come tutte le scelte, poi qualifica chi la prende.

Quello che proponiamo è che il piano di rientro che si sta preparando venga concordato assieme a cooperative, associazioni e piccoli fornitori che vantano rapporti con l’amministrazione, tenendo come obiettivo quello di salvaguardare loro e le categorie deboli di cui si prendono cura. Dando la priorità a questi piuttosto che a società più grosse e strutturate che – pur vantando legittimamente i loro crediti – hanno più probabilità di sopravvivenza, si farà un favore all’intera comunità. Il famoso monito “prima le donne e i bambini” – conclude Antonello Fortunato -, vuol dire che queste sono le categorie da salvare per prima in caso di catastrofe, non quelle da sacrificare. Ricordiamocelo».

sabato 8 Settembre 2018

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Felix
Felix
5 anni fa

Noi tutti, caro Antonello, siamo con la tua idea.
Facciamo sentire la voce di chi non ha santi in paradiso. La questione principale, che nessuno degli amministratori ha ancora detto, e non dirà mai, è che la procedura di predissesto è tutto a scapito dei cittadini, mentre i politici salvano la loro poltrona…
https://www.laleggepertutti.it/62115_predissesto-salvate-le-poltrone-dei-politici-comunali-con-le-tasche-dei-contribuenti

Leo C.
Leo C.
5 anni fa

Quell'enorme debito accumulato dal Comune è proprio frutto, per la maggior parte, dei servizi sociali erogati oltre le proprie possibilità di cassa.Prima di parlare a vanvera informatevi!E' normale che ora il comune tagli le spese per i servizi sociali …..cosi come nel passato ha elargito i servizi sociali oltre le proprie possibilità finanziarie cosi ora li taglia!Andatevi a leggere le statistiche sulla spesa pro capite del Comune di Andria per i servizi sociali.Manco in Svizzera si spendeva cosi tanto!!!Ma x favore….tacete prima di dire fesserie!E tenete conto che nemmeno ho votato Giorgino.Ma è per fare chiarezza su questo punto.

Sabino Cannone
Sabino Cannone
5 anni fa

La Costituzione Italiana all'art. 32 tutela il diritto fondamentale della salute, della cura e del rispetto della persona.(punto) La stessa Consulta con sentenza n. 275/2016 lo conferma. Il problema di fondo qual'è? E' preminente la Costituzione Italiana o il Trattato di Maastrich in seguito Lisbona(illegittimo e incostituzionale) a vincolare i paesi con il PSC “patto di stabilità e crescita” a cui gli enti locali sono obbligati ad armonizzare il debito pubblico L. 243/2012,secondo lo “scellerato” principio del pareggio di bilancio imposto con dittatura all'art. 81 della Costit.?! Con il sistema sanzionatorio questi amministratori dovrebbero essere non più candidabili e interdetti dai pubblici uffici! E le banche che hanno reso troppe anticipazioni di cassa?! Non potevano non sapere!