Cultura

Dacia Maraini: emblema della libertà femminile

La Redazione
Libertà, amore ed emancipazione femminile in 160 pagine. Ieri, la presentazione dell'ultimo libro dell'illustre autrice
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Si è tenuta il giorno 7 febbraio alle 18:30 presso la sala conferenze “Pasquale Attimonelli” la presentazione del libro “Tre donne” con l’autrice Dacia Maraini alla presenza di un pubblico affezionato. Scrittrice, poetessa, drammaturga, saggista e sceneggiatrice, Dacia Maraini è una donna senza tempo, con un’instancabile passione per il suo lavoro. Nata a Firenze, si è trasferita in Giappone con la sua famiglia all’età di due anni, dove è stata prigioniera nel campo di concentramento dal 1943 al 1945. Ritorna in Italia, dove inaugura la sua sensazionale carriera con il libro ‘La vacanza’.

Per la Maraini la nascita di un libro è sempre un po’ misteriosa: «Di solito c’è un personaggio che bussa alla mia porta, io gli offro del caffè e dei biscotti e gli chiedo di farmi raccontare la sua storia».

Il libro presentato parla di tre donne appartenenti a tre diverse generazioni, rispettivamente nonna, madre, figlia, una famiglia tanto atipica quanto comune. Segnate dalla mancanza di una figura maschile, tutte ricercano l’amore e si confrontano con se stesse in maniere diverse, fino a quando un nuovo incontro non sconvolge il loro equilibrio quotidiano. I veri protagonisti del suo romanzo sono l’amore e la passione per la libertà. «È un lungo avviarsi delle tre donne dalla irresponsabilità alla responsabilità» dichiara l’autrice. La protagonista più anziana, Gesuina vede l’amore come un gioco, mentre la figlia vive un amore platonico ed epistolare, la nipote infine ha una visione dell’amore più cinica. La Maraini si sofferma sull’importanza della carta, poiché nella società odierna, basata sulla velocità e sulla comunicazione virtuale, si perde il valore di questo «materiale organico, più vicino a noi».

Infatti aggiunge: «La bellezza di una lettera è l’attesa, perché porta gli odori di una persona che l’ha spedita».

Gli uomini in questo libro sono delle “ombre”, questo potrebbe portare a considerarla femminista, ma a questo proposito si dichiara contraria agli “-ismi”, perché non esistono più ideologie, ma solo il battersi per i diritti delle donne.

La Maraini ha parlato anche della nascita, da lei fortemente voluta, di un teatro di donne, “il teatro della Maddalena”, per valorizzare il ruolo della donna in una società ancora fin troppo maschilista. La sua presentazione fa cenno anche all’occultamento di gran parte della produzione femminile tra cui le opere delle “Mistiche” nei conventi.

Nella mattinata Dacia Maraini è stata ospitata dalla Dott.ssa Lilla Bruno, preside dell’istituto comprensivo “Iannuzzi-Di Donna” di Andria per la presentazione del suo libro “Telemaco e Blob”. La dirigente è intervenuta alla fine dell’incontro serale ringraziando l’autrice. L’autrice si dichiara più affezionata a questo libro perché le ha tenuto compagnia per due anni.

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Articolo scritto da Silvia Sgaramella, Lucia Avantario, Vittoria Losito, Dalila Prodon, Martina Lanotte del liceo Carlo Troya

giovedì 8 Febbraio 2018

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