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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una riflessione

La Redazione
É necessario che le donne dispongano di luoghi in cui siano sostenute, aiutate e supportate per uscire dall'isolamento, vincere la paura e la dipendenza affettiva denunciando gli autori degli abusi
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In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia intende stimolare la riflessione sulle discriminazioni di genere, sugli stereotipi di ruolo e sulla prevenzione del fenomeno della violenza nei confronti della donna.

Continuiamo ad assistere a femminicidi, anche compiuti da adolescenti, a stupri individuali e di gruppo, ad atti violenti contro le donne connotati come violenza fisica, psicologica, economica e sessuale, ad azioni di stalking e a discriminazioni sul lavoro. Tali fenomeni, che rappresentano una emergenza socio-sanitaria di vaste proporzioni, richiedono azioni collettive, professionali, interprofessionali nonché l’attuazione di politiche nazionali e regionali attraverso l’elaborazione di protocolli d’intervento multidisciplinare finalizzati al contrasto del fenomeno in tutte le sue dimensioni.
È improrogabile attuare percorsi di prevenzione primaria che promuovano la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche psicologiche che caratterizzano il comportamento maltrattante e abusante e il “ciclo della violenza” all’interno delle relazioni intime. É necessario che le donne dispongano di luoghi in cui siano sostenute, aiutate e supportate per uscire dall’isolamento, vincere la paura e la dipendenza affettiva denunciando gli autori degli abusi.
Nello stesso tempo abbiamo il compito di sensibilizzare gli uomini alla consapevolezza dei loro problemi, all’accettazione dei rifiuti affettivi e degli abbandoni senza considerarli un’offesa inaccettabile che genera sentimenti di impotenza e di “rabbia” che preludono al maltrattamento della partner.
Lo psicologo può, in un lavoro di rete istituzionale, accompagnare la donna ad acquisire una propria autonomia psicologica, economica e lavorativa che le permetta di svincolarsi dall’eventuale soggetto abusante.
Il contrasto alla violenza di genere va attuato soprattutto attraverso percorsi di educazione socio-affettiva a partire dalle scuole dell’infanzia finalizzati alla promozione di una cultura basata sulla parità dei diritti, sul rispetto e la valorizzazione delle differenze e sulla decostruzione degli stereotipi di genere.

sabato 25 Novembre 2017

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