Attualità

Il ristorante sociale “Si può fare!” diventa oggetto di una tesi di laurea

Lucia M. M. Olivieri
La neo dottoressa Palma Monaco ha studiato l'iniziativa nell'ambito delle ricerche su come costruire un progetto di vita dopo la scuola per i disabili
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Ricordate i meravigliosi pranzi organizzati per tutto lo scorso anno dai ragazzi dell’Associazione Neverland con chef stellati e vere e proprie brigate professioniste della cucina? Il motto della bella iniziativa era “Si può fare!”: si, perché davvero è possibile che ragazzi con diverse abilità si integrino nella società e nel mondo del lavoro, offrendo il loro contributo e avvicinandosi passo dopo passo all’autonomia.

Un esperimento di successo, che ha registrato sempre il tutto esaurito e i complimenti degli ospiti presenti: un impiattamento e sapori degni dei migliori ristoranti, un servizio a 5 stelle, insomma, davvero tutti gli ingredienti di una ricetta speciale, da replicare.

Tanto speciale da essere stata oggetto di una ricerca per una tesi di laurea: la neo dottoressa Palma Monaco, infatti, si è laureata il 4 maggio scorso in Scienze della formazione con indirizzo pedagogia dell’infanzia con votazione 105/110 presso l’Università del Salento. Il caso esaminato è proprio quello dei ragazzi dell’Ass. Neverland e del ristorante sociale: «La mia tesi – dichiara la dott.ssa Monaco – è in pedagogia speciale: mia relatrice è stata la Prof.ssa Stefania Pinnelli, docente ordinario della cattedra di pedagogia speciale dell’Università del Salendo, dove io ho potuto conseguire la laurea.

Oggetto di studio è stata la disabilità dopo la scuola, come costruire un progetto di vita che si pianifica con i genitori già nella scuola primaria per poi consolidarsi nelle scuole di secondo grado e attuarsi all’uscita della scuola, presumendo un ingresso nel mondo del lavoro e nella società e diventando il più possibile autonomi e indipendenti

In questo iter, il disabile viene accompagnato e sostenuto dalla famiglia, personale docente qualificato, enti sanitari, associazioni del territorio, fino a coinvolgere anche il vicinato».

Un progetto che tutti devono sostenere: «La strada per mettere radici in pianta stabile – dice Rossella Gissi dell’Ass. Neverland – è ancora in salita, ma non ci manca la tenacia e la volontà di perseguire questo sogno fino a renderlo realtà. Stiamo lavorando ad una serie di appuntamenti estivi e presto avremo modo di promuoverli e chissà che non sia davvero la volta buona. Il motto “si può fare” ora più che mai ci sprona a fare sempre di più e meglio».

mercoledì 24 Maggio 2017

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