L'intervista

In piazza Cappuccini e nella cappella del Bonomo i due presepi realizzati da prof e alunni della Vaccina

Sabino Liso
Sabino Liso
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inaugurazione dei presepi realizzati dalla scuola Vaccina
Un allestimento colorato che invita a riflettere sul tema attuale delle migrazioni ed una scultura che posiziona il bambin Gesù tra le braccia di Giuseppe a ricordarci che nella versione contemporanea della famiglia anche il papà "cambia i pannetti"
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La comunità scolastica P.N. Vaccina rinnova il tradizionale appuntamento con la realizzazione di due presepi, inaugurati stamane, alla presenza di S.E: Mons. Luigi Mansi, degli assessori Daniela Di Bari e Dora Conversano, della preside Francesca Attimonelli, del direttore sanitario P.O., il dott. Emanuele Tato’, del cappellano dell’ospedale Bonomo, don Giuseppe Zingaro,  e del parroco delle Sacre Stimmate, don Francesco Piciocco.

Il coro della scuola, diretto dal M° Graziano Santovito ha intonato le più belle canzoni del repertorio tradizionale natalizio, dopo gli interventi dei professori di Arte e immagine: Pierpaola Del Giudice, Aldo Piccolomo, Rosanna Di Corato e Raffaele Maniello che, assieme ai docenti Santovito, Grilli, Turturro e Franceschina e agli alunni, hanno realizzato le installazioni: una in piazza Cappuccini e l’altra nella cappella, al terzo piano del Bonomo, entrambe benedette questa mattina dal Vescovo Mansi.

«Sappiamo, purtroppo, tutti molto bene che oggigiorno basta aprire uno dei portali di informazione o sfogliare pagine di giornale per essere sommersi da drammatiche notizie – commenta la prof.ssa Pierpaola Del Giudice – . Ci vengono elargite documentazioni corredate da immagini cruente che subiamo in termini di impressionabilità mettendo a dura prova la nostra personale emotività. Partendo da tali riflessioni, abbiamo scelto alcuni catastrofici eventi come l’immigrazione, la guerra, la fame, l’ambiente compromesso, simboleggiati da sagome lignee in ginocchio rivestite con strappi di giornali e dipinte con toni cupi di grigio e di nero, evidenziando il colore destinato alle sagome della Sacra Famiglia, unica nota gioiosa nelle nostre vite».

Due presepi e tanti messaggi forti che richiamano all’integrazione dei popoli, fanno riflettere sulle migrazioni, costanti e continue, partendo da una delle prime famiglie costrette a migrare: Giuseppe, Maria e il Bambin Gesù che, nel presepe realizzato su cemento soffiato, dal prof. Aldo Piccolomo, vede Gesù tra le braccia di Giuseppe. La famiglia di Nazaret è altamente eloquente con un padre che nella versione contemporanea accudisce i figli, cambia pannolini e collabora in tutto e per tutto alla gestione familiare.  Davvero bravi tutti, gli alunni, i docenti, la preside Attimonelli e l’intera comunità scolastica che si è prodigata nella realizzazione di presepi attuali che invitano a scuotere le nostre coscienze e a ricordarci che di fronte alle atrocità di cui certi uomini sono capaci non ci sono bandiere di partito da sventolare, ma un’unica che accomuna tutti, quella della pace che invoca il “no war” e ci invita a restare umani.

Nel video l’intervista alla dirigente Francesca Attimonelli e al prof. Aldo Piccolomo autore della scultura posizionata nella cappella del Bonomo.

mercoledì 7 Dicembre 2022

(modifica il 8 Dicembre 2022, 18:18)

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