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Festival Farinelli 2016, un flop totale

Sabino Liso
Sabino Liso
Pochi spettatori, acustica inadeguata e critiche alla scelta di alcuni brani in programma
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Il “Festival di Musica Classica Farinelli”, organizzato dall'Assessorato alla Cultura e Turismo della Città di Andria e diretto dal Maestro Nicola Frisardi, è diventato ormai un appuntamento consolidato nel palinsesto degli eventi patrocinati dallo stesso Comune. Le location prescelte negli anni scorsi (Mater Gratiae e chiesa di San Domenico) quest’anno sono state sostituite dal teatro di Don Bosco e dalla chiesa Immacolata: proprio quest'ultima non ha un'acustica adeguata a esibizioni di musica. Il festival inoltre da un paio d’anni è stato spostato di qualche mese, inserendosi  nell'ambito delle iniziative che animano il Natale andriese. Peccato che quest’anno, in sintonia con le già esigue casse comunali, l’amministrazione abbia deciso di buttare al vento 15mila euro e forse più per un festival che è stato presentato il giorno stesso in cui iniziava e che non ha visto un minimo di piano di comunicazione al di fuori dei “classici” manifesti affissi di fretta e furia. Di conseguenza, anche la partecipazione del pubblico è stata scarsa. Poco informato e probabilmente poco attratto dal palinsesto che di classico aveva solo i manifesti…Perfino il maestro Caputo, durante la serata che lo ha visto protagonista, avrebbe espresso la speranza che il prossimo anno il festival venga seguito con più interesse.

A proposito, pare che ormai sia diventata abitudine, soprattutto per il periodo natalizio, il last minute dell’amministrazione comunale, vedasi il concorso per la realizzazione grafica del manifesto istituzionale del Comune, affidata agli studenti delle scuole medie con un bando diramato la sera di venerdì 16 dicembre, con scadenza per l’invio degli elaborati scansionati e autorizzati dal dirigente scolastico, entro le ore 13 di lunedì 19.

Tornando al Festival, ci scusiamo con il Maestro Frisardi che si spende per tenere vivo questo appuntamento che tanto lustro potrebbe portare alla città di Andria, laddove in altre città, i festival di musica classica non solo attirano un folto pubblico, ma possono diventare addirittura emblema di una comunità (vedi Torino, Arezzo, Perugia, Ravello, Palermo, etc.).

Tra i pochi “afficionados” qualcuno ha lamentato il taglio, in certi momenti commerciale, dei brani eseguiti, soprattutto all’interno della chiesa dell’Immacolata: che c’entra con la musica classica il brano “Depende” di Arabe De Palo? Oltretutto, sarebbe opportuno legare per davvero il programma musicale a Carlo Broschi, in arte Farinelli, che dà il nome al festival.

Conclusione: la speranza è che il prossimo anno, se festival deve essere che sia tale e che non faccia rivoltare Farinelli nella tomba.

mercoledì 21 Dicembre 2016

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