Politica

Miscioscia (NcS): «Nessuna emergenza canili, i 5 stelle speculano per mero opportunismo politico»

La Redazione
«Dal 2010 fino ad oggi con l'amministrazione Giorgino sono aumentate le adozioni, le microcippature e le sterilizzazioni dei cani portandoci ad una riduzione dei costi annuali a carico delle casse comunali»
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Dopo la nota della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari sulla questione canili ad Andria, arriva pronta la risposta del consigliere saliniamo Benedetto Miscioscia che accusa i pentastellati di opportunismo politico e di non conoscere la realtà dei fatti.

«Ormai per i cinque stelle tutto
fa brodo, pur di prendersi un po’ di visibilità mediatica ormai tentano di
creare il caso per mera speculazione politica, per tentare di raccattare
qualche voto in più. La vicenda dell’emergenza canili è un’altra boutade tutta
grillina con la consigliera regionale andriese che dovrebbe conoscere bene le
leggi regionali sulla questione dei canili ed in particolare a riguardo delle
procedure previste per l’apertura e la gestione dei canili sia per le
reimissioni dei cani sul territorio preventivamente microcippati e
sterilizzati. Anche sulla vicenda della presunta chiusura dei canili esistenti
nel territorio cittadino, ancora una volta tentano, “da quello che sono
riusciti a sapere” (a quanto pare vanno per tentativi), di far intendere che
l’amministrazione si disinteressi della problematica dei cani randagi,
ipotizzando di non aver a cuore la salute né dei cani e né dei cittadini,
dimenticando che dal 2010 fino ad oggi con l’amministrazione Giorgino sono
aumentate le adozioni, le microcippature
e le sterilizzazioni dei cani portandoci ad una riduzione dei costi annuali a carico
delle casse comunali, dai circa 400 mila euro prima del 2010 ai circa 250 mila
euro attuali, sulla quale i cinque stelle tacciono, tentando di fuorviare con comunicati
strumentali che, più che altro, mi sembrano mirati solo per ingraziarsi le simpatie
di qualche associazione animalista. T

utto
questo prendendo spunto da una sentenza del Tar – prosegue Miscioscia – che ha riconosciuto le ragioni
dei proprietari dei canili rispetto alle valutazioni espresse dal competente
settore comunale relativa all’interpretazione normativa dell’interesse pubblico
e sul quale ha fatto chiarezza il competente Tribunale, nonostante l’indirizzo
dell’amministrazione più volte espresso per la risoluzione tecnico-procedimentale
della vicenda. Alle domande poste dalla consigliera regionale, ritengo che non
ci possa essere risposta, semplicemente perché: primo, l’amministrazione
nonostante i costi notevoli sopportati con i soldi tutti i cittadini per il
mantenimento dei cani, non ha mai pensato di abbandonarli a se stessi e secondo
perché non c’è motivo di darne, aldilà dei soliti comunicati strumentali,
divulgati solo per criticare senza uno straccio di proposta, anche perché
ritengo che loro nè abbiano la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi
neanche quello annoso dei cani randagi, né tanto meno ritengo abbiano il potere
di potersi sostituire all’organo gestionale di un ente. La dimostrazione della
loro evanescenza politica è dimostrata dai fallimenti conseguiti, guarda caso, nei comuni
dove si ritrovano ad amministrare. Ed è tutto dire».

lunedì 24 Aprile 2017

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