Attualità

Liceo Carlo Troya: un cantiere abbandonato dalla Provincia

Adriana Di Gioia e Angelica Ciciriello
Zingarelli: «Facendoci carico di tutte le spese, abbiamo avviato i lavori più urgenti»
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A pochi giorni dalla ripresa scolastica, torniamo ad interrogarci sullo stato di avanzamento dei lavori presso il Liceo Carlo Troya di Andria.

Considerando che le prime richieste finanziare da parte del dirigente scolastico Carlo Zingarelli all’Ente provinciale sono state effettuate nei primi mesi del 2013, ad oggi ci ritroviamo a denunciare, per l’ennesima volta, la situazione in cui versa la nostra scuola: transenne poste già nel luglio del 2016, data dell’avviamento dei lavori manutentivi, che non delimitano alcun cantiere poiché gli scavi per la realizzazione di un ascensore e di una vasca per il raccoglimento delle acque piovane sono stati quasi del tutto abbandonati a causa della mancanza di fondi per procedere.

Per non parlare, invece, dei lavori intrapresi lo scorso aprile , come il parziale rifacimento dell’asfalto del cortile e della facciata esterna della palestra, i quali hanno causato innumerevoli disagi sia ai ragazzi che al corpo docente ostacolando lo svolgimento delle lezioni. O della palestra, “rattoppata” nel migliore dei modi. O, peggio ancora, di alcune finestre prive di maniglia (in quanto non è stato possibile ripararle) o “scocciate” (letteralmente parlando, purtroppo).

Ma se le richieste da parte del dirigente scolastico sono passate inosservate, il paradosso è che l’istituzione preposta all’edilizia scolastica ha invitato a << provvedere in autonomia laddove possibile>>, così come si evince dalla lettera inviata il 27 Settembre 2017 dal Dirigente provinciale ai lavori pubblici, Mario Maggio.

«Ebbene- afferma il dirigente Zingarelli- dato l’incremento del numero degli iscritti per l’anno 2017/18 abbiamo avuto necessità di formare altre due classi per non mandare via gli studenti e avevamo chiesto tramite la ditta che doveva occuparsi dei lavori, di fare la separazione di due aule. Avevano garantito che avrebbero svolto almeno quel lavoro durante il periodo estivo, però a tale promessa non è seguito nulla di concreto. Quindi, facendoci carico di tutte le spese, abbiamo chiamato la ditta e abbiamo avviato i lavori».

Purtroppo gli spazi della nostra scuola si vanno riducendo e probabilmente tra qualche anno non potremo neanche più usufruire di laboratori o chissà, persino della palestra.

Forse sarebbe il caso di ricordare come una “buona scuola” non solo deve essere composta da docenti qualificati e da alunni vogliosi di conoscere , ma anche da una struttura dignitosa che ospiti le giovani menti e che consenta loro di lavorare in armonia per acquisire e tramandare determinati valori, in vista di un futuro migliore.

mercoledì 4 Ottobre 2017

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