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Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca incantano l’Istituto P. Cafaro

La Redazione
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Gianpietro Ghidini si racconta ad Andrialive.it
Ieri l'evento "Lasciami volare" della fondazione "Ema Pescolinorosso" organizzato dall'associazione andriese Myrabbasc
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«L’uomo è uno scolaro, il dolore il suo maestro». L’evento si apre con questa citazione del Mahatma Gandhi, detta davanti ad una platea di giovani ed adulti, davanti a figli e genitori, davanti a tante anime connesse. Un mantra che ieri sera, nell’auditorium dell’Istituto P. Cafaro, ha accompagnato per quasi due ore le storie di Gianpietro Ghidini e Carolina Bocca: il padre di Emanuele e la madre di Sebastiano. Racconti dal finale diverso, accomunati dall’amore verso i propri figli e da una bestia chiamata droga che ha sconvolto, ribaltato le loro vite.

La vita di Gianpietro Ghidini cambia il 24 novembre 2013, quando suo figlio sedicenne Emanuele scompare tragicamente gettandosi in un fiume dopo aver assunto una droga sintetica. Dal dolore nasce la speranza di salvare le vite di giovani sparsi per l’Italia, senza distinzioni, e la voglia di utilizzare la sua storia, raccontata anche nel libro “Lasciami volare”, per mandare un messaggio forte a ragazzi e genitori: «Siate rivoluzionari, cercate di mettervi in gioco per un mondo migliore. Non accontentatevi mai di un divano e di un telefonino, altrimenti farete il gioco di chi vuole mettervi su quel divano».

Dopo quasi 5 anni, la fondazione “Ema Pesciolinorosso” (di cui Ghidini è il fondatore) è giunta al suo 1198° incontro grazie all’Associazione socio culturale Myrabbasc di Andria, organizzatrice dell’evento in collaborazione con la Diocesi Andria nella persona di Don Adriano Caricati, Direttore dell’Ufficio per l’educazione, la scuola e l’università, il Movimento Corda della Pastorale Giovanile di Andria, l’Azione Cattolica, Forum socio politico, l’Asl Servizio Dipendenze e con il Patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione Paola Albo.

Un racconto alternato che però ha lasciato spazio anche a Carolina Bocca, volontaria della fondazione “Ema Pesciolino Rosso” e autrice del libro “Soffia forte il vento nel cuore di mio figlio”. Sebastiano è venuto fuori dal tunnel infernale, al contrario di Emanuele, e Carolina ha voluto incanalare il suo dolore di madre nella scrittura e nella condivisione, con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori nei confronti dei propri figli ed i giovani a prendere il mano il loro “pezzo di responsabilità”.

Una serata commovente, ma anche visionaria, di quelle che lasciano il segno e che alzano i tappeti delle nostre vite per scorgere la polvere, aiutandoci ad avere il coraggio di affrontare gli ostacoli, conoscendo noi stessi ed insegnandoci ad avere più fiducia nell’amore verso il prossimo.

Di seguito l’intervista realizzata a Gianpietro Ghidini dalla nostra redazione.

sabato 12 Maggio 2018

(modifica il 2 Agosto 2022, 14:15)

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