Cronaca

Cattivi odori fino ad Andria, il cerchio (non) si stringe: l’azienda responsabile non è di Barletta

La Redazione
Sono risultate non operative, ieri sera, le aziende che insistono sul territorio di Barletta. Le indagini passano alla Procura della Repubblica di Trani
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Il livello di tolleranza dell’intera città di Barletta e delle città limitrofe, tra cui la nostra, è stato abbondantemente superato dopo ieri sera. Segnalazioni, lamentele e denunce non sono bastate, fino ad oggi, ad individuare i responsabili delle emissioni odorigene che attanagliano Barletta. Sono risultate non operative, nella serata di ieri, le aziende barlettane Timac, Buzzi Unicem, TRA.SMA.R e Dalena Ecologia, quelle maggiormente sospettate stando alle segnalazioni sul territorio.

È quanto emerso dall’attività di controllo effettuata ieri, sotto il coordinamento del Comandante della polizia municipale Savino Filannino, e comunicato questa mattina durante la conferenza stampa indetta urgentemente a Palazzo di Città. Pronto, ha comunicato il sindaco Cannito, l’esposto contro ignoti da presentare alla Procura della Repubblica così da permettere anche alla magistratura di avviare le proprie indagini. Potrebbe risultare particolarmente rilevante, inoltre, quanto contenuto in un post Facebook, allegato all’esposto e dall’autore ancora anonimo, che accende i riflettori su una ditta sita tra Andria e Barletta. Si tratterebbe di una fabbrica di farine animali che «raccoglie i resti delle macellerie della provincia – si legge nel post – che brucia e trasforma in mangime per le galline».

Le indagini avviate ieri, ha comunicato l’Assessore all’Ambiente Ruggiero Passero, hanno coinvolto anche l’ARPA dalla quale gli unici dati rilevanti riguardano picchi di biossido di azoto, comunque non superiori ai livelli massimi consentiti, che deriverebbero però dal traffico veicolare. Proprio grazie alla collaborazione con ARPA, inoltre, saranno avviate indagini scientifiche specifiche, che consentano di individuare con precisione la fonte delle emissioni e quindi i responsabili.

Il tavolo di crisi è così aperto a Palazzo di Città dove è stata indetta per domani, anticipa il presidente del Consiglio Comunale Sabino Dicataldo, la conferenza dei capigruppo per calendarizzare un Consiglio Comunale straordinario e monotematico sulla questione, in tutta probabilità per mercoledì prossimo. Attivata anche la collaborazione con Amedeo Bottaro, sindaco di Trani, città in cui simili odori non si sono avvertiti ieri sera, bensì due giorni fa. Nessuna anomalia, invece, è stata riscontrata ad Andria.

Dura la polemica politica contro chi avrebbe strumentalizzato la situazione: «Siamo arrabbiati – ha riferito il sindaco in conferenza stampa – perché ci si sente impotenti davanti a questo fenomeno che persiste nonostante i nostri sforzi per cercare di capirne la causa e nonostante il coinvolgimento e la collaborazione dei cittadini. E a questo poi – ha proseguito il primo cittadino – si aggiungono le speculazioni di chi, in una parte dell’opposizione, strumentalizza politicamente il problema anziché unire le forze. Chi specula su queste cose è uguale a chi ne è responsabile».

lunedì 19 Agosto 2019

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Rosanna Sinisi
Rosanna Sinisi
4 anni fa

Già dalla settimana scorsa che si sentiva cattivo odore che schifo cercate di prendere provvedimenti che cause di tumori specialmente nel nostro territorio sn in aumento

Lucia campana
Lucia campana
4 anni fa

Questi cattivi odori si avvertono ad Andria già da sabato e questa mattina sono stati ancora più intensi. Spero che qualcuno che abbia le giuste potenzialita', faccia qualcosa x il bene sopratutto dei nostri figli.