Politica

Avv. Di Pilato: «Giorgino liberi la presidenza del GAL»

La Redazione
«L'ex sindaco Giorgino non può rivestire il ruolo di presidente del Gruppo di Azione Locale a causa dell'inconferibilità sancita dal decreto legislativo Severino»
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L’ex sindaco Giorgino deve lasciare la presidenza del GAL. Questo, in sintesi, il contenuto della nota che l’avv. Laura Di Pilato promette di inoltrare anche all’Anac e al commissario Tufariello: «Credevamo che l’ex sindaco Giorgino, avesse una briciola di buon senso, e prendesse di sua sponte la decisione di dimettersi da presidente del Gal. Evidentemente, non è bastato. Pertanto, chiedo ora a gran voce che lo faccia immediatamente e senza tentennamenti.

Il Gruppo di Azione Locale, finalizzato a favorire lo sviluppo del territorio – commenta l’avv. Di Pilato -, oggi ha bisogno di chiarezza e soprattutto di un presidente compatibile a ricoprire quel ruolo.

E se ad oggi le sollecitazioni notificateli da vari esponenti politici non sono bastate per scollargli la poltrona ci provo io scrivendo tramite posta certificata all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) e al commissario Tufariello.

Non abbiamo tempo ulteriore da perdere: a fine ottobre il GAL “Le Città di Castel del Monte” otterrà fondi comunitari e non vogliamo, nella maniera più assoluta, che a gestire questi fondi, fondamentali per la rinascita e lo sviluppo del territorio dopo una gestione amministrativa disastrosa durata ben 9 anni, sia un ex che ormai non piace a nessuno e che risulta altresì incompatibile.

Oltretutto, l’ex sindaco Giorgino non può rivestire il ruolo di presidente del GAL a causa dell’inconferibilità sancita dal decreto legislativo Severino. In pratica, il sindaco di un comune con più di 15.000 abitanti (il nostro ne raggiunge oltre 100mila) non può ricevere alcuna nomina se non prima che siano passati due anni dalla scadenza dell’incarico. Pertanto, invito l’Anac a verificare la posizione di Nicola Giorgino che, ricordo a me stessa, non è semplice membro del cda di una società di diritto privato in controllo pubblico, ed il ruolo di “presidente” lui lo ricopre da anni a dispetto delle disposizioni contenute nella legge Severino.

Il decreto legislativo parla chiaro: vi è incompatibilità a rivestire quel ruolo e bisogna liberare quella poltrona. Tale comportamento arrogante e in totale dispregio dei cittadini andriese merita di essere sanzionato e condannato, senza sé e senza ma. Purtroppo, cari cittadini, i disastri del nostro ex amministratore continuano a pesare sulle nostre tasche. Solo chi mostra di avere senso di responsabilità merita ruoli di potere perché sa rendere giusto il bene comune. L’ex, e tutti coloro che gli hanno dato testa finora meritano solo l’oblio».

lunedì 9 Settembre 2019

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