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Anno nuovo, storia vecchia: scuole con orari ridotti, mancano i professori

Lucia M. M. Olivieri
Una parentesi particolarmente annosa: dall'infanzia alla scuola superiore, non esiste stabilità per gli studenti che hanno diritto all'insegnante di sostegno. Solo ad Andria quasi 100 cattedre vuote
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Anno nuovo, storia vecchia: sì, perché quest’anno scolastico si apre all’insegna del solito problema che affligge le scuole andriesi e non solo. In questi giorni infatti sono ricominciate le attività didattiche in tutti gli istituti del nostro territorio: e in tutti l’orario è ridotto rispetto a quello “normale“ perché mancano i professori.

La situazione è relativamente migliorata per le scuole dell’infanzia e primaria, grazie alle immissioni in ruolo dopo l’ultimo concorso: al contrario, sembra non terminare più l’emergenza per alcuni insegnamenti nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Prima di tutto, gli insegnanti di matematica alle medie: ormai è stabile il ricorso ai supplenti non abilitati da parte delle scuole andriesi, con graduatorie a esaurimento e graduatorie dei vari concorsi vuote.

Poi si apre una parentesi particolarmente annosa: dall’infanzia alla scuola superiore, non esiste stabilità per gli studenti che hanno diritto all’insegnante di sostegno. Infatti i numeri sono “da capogiro“: solo ad Andria mancherebbero quasi 100 insegnanti di sostegno fra tutti gli ordini, insegnanti che cambiano ogni anno senza poter garantire la continuità didattica e professionale.

Infine, alle carenze delle graduatorie, si sommano i ritardi dell’ufficio scolastico provinciale, che solo ad anno scolastico ormai iniziato sta convocando i primi aspiranti per la firma dei contratti di supplenza: nel frattempo le scuole stanno procedendo a convocare i pochi docenti abilitati rimasti e la marea di non abilitati dopo aver ricevuto, anche questa in ritardo, la liberatoria per avviare queste operazioni.

Un marasma che si ripercuote in primis sugli studenti e anche sui docenti stessi: il diritto all’istruzione, tra quelli fondamentali della nostra costituzione, viene anno dopo anno calpestato senza che nessuno si sforzi di trovare soluzioni definitive a livello governativo e al contrario si continui a tagliare in un ramo che dovrebbe sostenere la crescita della nostra nazione.

mercoledì 18 Settembre 2019

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E.I
E.I
4 anni fa

Ancora non capisco questo meccanismo. Si aprono le scuole e le cattedre sono vacanti. Tutte ore sottratte allo studio. Gia all'inizio perdiamo tempo e poi le festività e poi sciopero perchè i termosifoni….e poi la neve e poi le varie manifestazioni, e poi le prossime elezioni e ballottaggi e poi la mensa scolastica e poi i libri di testo e poi…. e poi…..
Mi chiedo saranno poi 200 giorni di scuola con una media di 5 ore al giorno per tutta la popolazione scolastica? Solo gli insegnanti recuperano queste ore che perdono all'inizio dell'anno con supplenze. E i nostri ragazzi??? Quando recuperano????? LA SCUOLA PER CHI E' ? NON POSSIAMO PERDERE TANTO TEMPO