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Code all’hub vaccinale, il dott. Leonetti: «Faccio un appello ai medici, aiutiamoci»

Michele Lorusso
Michele Lorusso
«La fila si crea perché la raccolta dei dati anamnestici sullo stato di salute dei cittadini è delicata e dura almeno un quarto d'ora per ogni vaccinando. Per cui, più medici ci sono, prima si fa»
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«Code al punto vaccinale di San Valentino, no, questo non mi piace» comincia così l’appello del dott. Leonetti sulle immagini giunte questa mattina dal centro di somministrazione dei vaccini di Andria.

«Anzi, mi dispiace moltissimo. stamane sarei andato anche io volentieri a dare una mano ai medici vaccinatori ma stiamo facendo anche noi medici di famiglia i vaccini nei nostri ambulatori.

La coda si crea perché l'intervista ossia la raccolta dei dati anamnestici sullo stato di salute dei cittadini, che noi medici facciamo, è delicata e dura almeno un quarto d'ora per ogni vaccinando. più medici ci sono nelle postazioni e prima si fa. Il problema è che i medici volontari non se ne trovano. e questo, sinceramente, mi avvilisce.

Se penso ai medici in pensione, a quelli giovani e disoccupati, ai tanti che magari potrebbero donare un'ora del loro tempo, anche se sono oberati di lavoro e di impegni.

Vi prego, colleghi, diamo la disponibilità gratuitamente per aiutare la comunità a vaccinarsi».

A ciò, si aggiunge il problema dovuto al fatto che molta gente raggiunge il posto ore prima dell'appuntamento intasando la macchina organizzativa che è preposta all'accoglimento dei vaccinandi per fasce orarie pre stabilite.

Per cui, l'invito per tutti coloro che si recano all'hub è quello di presentarsi all'orario previsto per agevolare i lavori degli operatori ed evitare disagi a tutti.

lunedì 19 Aprile 2021

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Merafina michele
Merafina michele
3 anni fa

Ma se il modulo amnestico viene compilato a casa, si impiega meno tempo. E poi rispettare gli appuntamenti e non chi prima arriva entra. Comunque è giusto l'appello del dottore.

Domenico fucci
Domenico fucci
3 anni fa

Magari fossero tutti come lei

Tonia
Tonia
3 anni fa

Più medici non guasterebbero, ma la disorganizzazione totale è fuori dall'ub. Non ci sono né corsie né orari distinti per prenotati e chi non ha prenotazione. Non un corridoio di transenne che obbligasse a fare la fila Indiana…C'era chi, avendo prenotazione per domani ha ricevuto una chiamata per anticipare ad oggi.Quando ho precisato che avevo compilato già il foglio anamnestico l'operatore del servizio civile ha risposto che tutti lo avevano compilato…E lì ho capito che non sapeva neanche di cosa parlassi!
Ora senza polemica, ma solo l'augurio che questa testimonianza possa aiutare a capire le criticità, chiedo:
non è possibile creare un sistema di accettazione che respinga chi si reca in un tempo maggiore di un'ora dalla prenotazione? Al poliambulatorio di S. G. Rotondo lo fanno.

Giovanni Alicino
Giovanni Alicino
3 anni fa

Si inizi a mandare indietro chi non rispetta l'orario e deve essere tassativo, solo con il rispetto dell'ora non si creerà principalmente l'assembramento.

Mo veng
Mo veng
3 anni fa

…e se invece fossero i medici di famiglia a comunicare direttamente alla ASL le varie patologie dei propri pazienti; penso che i medici addetti all’anamnesi riuscirebbero a consultare i dati in modo più preciso e veloce….magari riportando anche i medicinali che il paziente sta assumendo

Franco
Franco
3 anni fa

Ma quelli che sono a ieri si lamentavano per assembramenti in piazza di 2-3 persone hanno perso la lingua? Per il Covid si può? Se aspetti in coda il vaccino non infetti nessuno?

Andriese
Andriese
3 anni fa

I medici di famiglia avreste dovuto voi vaccinare i pazienti o perlomeno darci un documento sullo stato di salute di ognuno, sarebbe più facile, ci sono medici di famiglia che sin dall'inizio della pandemia si son lavate le mani in tutto e non voglio dire altro ci sono medici che non hanno neanche il buonsenso di rispondere alle nostre chiamate, certo non generalizzo, ma veniamo fuori da una brutta esperienza e se non fosse per i farmacisti bravi a darci consigli non abbiamo avuto aiuto da nessuno.. A parlare sui social siete bravi tutti e i fatti che mancano

Pierino
Pierino
3 anni fa

Per rispondere alle critiche si è incrementato il numero di persone da vaccinare quotidianamente senza però potenziare strutture e personale. I convocati erano ben oltre la quota che l’hub è in grado di gestire, con conseguente affollamento di anziani, accalcati per un’ora e forse più al freddo e sotto la pioggia. Il governatore regionale ieri gongolava per aver portato la Puglia in “zona Champions” (“Siamo la terza regione per vaccini somministrati”), e ci aspettiamo dichiarazioni esultanti per la notizia odierna del primo posto raggiunto (andremo in Super League?). Ma la rincorsa demagogica a questi risultati la si è realizzata a discapito del personale, sovraccaricato di lavoro, e dei malcapitati pazienti che hanno dovuto sopportare pesanti disagi e gravi rischi per la propria salute.