La vittoria al Berlin Independent Film Festival per la migliore sceneggiatura e una nomination agli ultimi Los Angeles Script Awards a cui, poi, si è classificata terza (sempre per la migliore sceneggiatura): sono i risultati ottenuti da “No time”, produzione che sarà girata tra la Germania, Andria e la Puglia, e intrapresa proprio da una giovane regista andriese, Giulia Lomuscio. La sceneggiatura porta la firma di un’altra ragazza andriese, Roberta Martinelli.
Ne avevamo parlato qualche mese fa perché era stata avviata una campagna di crowdfunding per il film. In questi giorni sono stati resi noti i riconoscimenti mentre i casting sono aperti. A sviluppare questo lungometraggio è Lomuscio, regista e direttrice della fotografia che vive a Berlino, dopo aver terminato un corso di master in Film Production proprio nella capitale tedesca.
L’idea è nata durante il primo lockdown in Italia, un momento in cui tutti ci siamo chiesti come impiegare il tempo e canalizzare le energie, ed è una risposta alla domanda: “Cosa sogni di diventare un giorno?”. “In un momento storico in cui i rapporti interpersonali sono ambigui – si legge nella descrizione del progetto -, il lavoro è spesso una condanna e l’amore dipende in gran parte da vantaggi e comodità, è importante trovare la verità. La felicità e il benessere non risiedono in ciò che viene spacciato per giusto dalla società cosmopolita, ma in una personale interpretazione dell’equilibrio tra due parti, l’arricchimento morale e quello materiale”.
«Il film tratta temi vicini ai giovani – ci ribadisce oggi Giulia -: la migrazione, la diversità, l’amore tossico e non, le famiglie ideologicamente contrastanti e i luoghi che ci rappresentano».
La regista è supportata da un altro giovane andriese: Damiano Dell’Aere che, invece, firma le musiche. «Sono molto contenta del traguardo raggiunto – dichiara Lomuscio -, del supporto ricevuto e di tutto l’impegno creativo collettivo che sono riuscita a smuovere. Abbiamo conseguito questi riconoscimenti senza ancora aver prodotto la nostra idea – conclude -, non ci saremmo potuti augurare di meglio».
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