Masseria Zecchinello
La rubrica

Storie di normalità rurale: la genuina semplicità di masseria Zecchinello

Felice Miscioscia per Murgia a Pedali
Grazie al nostro amico Domenico che in questa splendida radura della Murgia coratina, adagiata tra le alture di Torre Disperata e la piana di San Magno, ha trascorso tre indimenticabili anni della sua infanzia (ad inizio anni '60), trascendiamo la vista di quelli che ormai sono malinconici ruderi
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Nell’infinità murgiana, si percepiscono talvolta echi di storie lontane, che, come canti di sirene, ci catturano ineluttabilmente, storie che raccontano di un passato da custodire con cura e da far vivere nel futuro, come preziosa eredità identitaria, storie collegate, in questo caso, a un luogo in particolare, Masseria Zecchinello. Se poi queste storie sono narrate da chi questa masseria l’ha vissuta quando era ancora in piena e laboriosa attività, hanno tutto un altro sapore.

E così, grazie al nostro amico Domenico che in questa splendida radura della Murgia coratina, adagiata tra le alture di Torre Disperata e la piana di San Magno, ha trascorso tre indimenticabili anni della sua infanzia (ad inizio anni ’60), trascendiamo la vista di quelli che ormai sono malinconici ruderi in una sorta di anabasi che ci porta a cogliere il significato profondo di quelle pietre, fino a immedesimarci nella loro sapiente ruralità.

Mentre scrutiamo con ammirazione i caratteristici manufatti lapidei, ci fa sorridere il racconto di un bambino che raccoglieva le uova nel grazioso pollaio con vista collina…

Mentre sbirciamo l’interno degli ambienti sgarrupati e quel che resta delle antiche volte a botte, ci fa fremere l’aneddoto di ululanti lupi che nottetempo fecero scorpacciata di pecore e capre nell’ovile, privo, guarda caso, di pietre paralupi…

Mentre apprezziamo le arcate ormai spogliate del tetto della grande stalla, ci fa emozionare il ricordo di un bisnonno intento a “pulire” cicorie e altre erbe spontanee sotto la stupenda ed imponente torre colombaia con nicchia.

Un gradito balzo indietro nel tempo e nella cultura territoriale, quando questi luoghi erano vissuti, con genuina semplicità, la stessa semplicità di un bambino che osservava ed imparava, con occhi carichi di meraviglia.

La Murgia in fondo è anche questo, uno scrigno prezioso di storie di “normalità” rurale.

lunedì 19 Febbraio 2024

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