L'approfondimento

Ragazzi di destra e ragazzi di sinistra

Michele Guadagno
Michele Guadagno
destra e sinistra
destra e sinistra
Le ideologie fanno colpo sui ragazzi attratti dal mondo della politica, ma sono ancora attuali?
1 commento 372

Durante l’assemblea d’istituto della mia scuola, ho avuto modo di assistere ad un piccolo dibattito su vari temi di attualità tra cui l’autonomia differenziata, riforma Valditara e tanto altro. La struttura del “debate” funzionava così: un ragazzo, esponente di Destra, da una parte, quello di Sinistra dall’altra e al centro, sulla cattedra, c’era il moderatore. Per finire c’eravamo noi: un gruppetto di 8 ragazzi, che potevamo interagire e dire la nostra opinione.

È stata un’idea interessante che mi ha colpito molto; però, tornando a casa, stavo riflettendo sul perché noi ragazzi dovremmo avere un senso di appartenenza verso un’ideologia o un partito. I giovani che si interessano di politica sono dotati di una ars oratoria niente male, e si sente che hanno la politica nel dna, quindi perché uniformarsi a correnti di pensiero preimpostate, che in molti casi si è costretti a difendere, anche avendo un’opinione diversa? Alla fine tutta questa omologazione dove ci porterà? Alle solite false promesse dei partiti, speranze mancate e sogni di avere una città e un’Italia migliore infranti.

Non sarebbe più opportuno eliminare l’idea del politico di Destra e Sinistra, e auspicare un governo fatto da filosofi, ricalcando l’idea di Platone? Un governo di questo tipo potrebbe essere un azzardo sotto certi punti di vista, però secondo me è necessario che accanto ai politici ci siano figure capaci di guidarli verso le scelte etiche migliori (una sorta di dispotismo illuminato), poiché, a volte, le decisioni prese sono un po’ troppo spregiudicate e demagogiche, oltre che viziate da una prospettiva tesa al breve periodo.

In altre parole occorre staccarsi da opinioni politiche già impacchettate, dal vincolo di quelle ideologie che hanno reso schiava l’umanità nel corso della storia moderna e cercare quanto più possibile di lavorare su noi stessi. Solo così ritengo che una persona possa diventare l’Ubermensch di Nietzsche, cioè quell’uomo capace di elevarsi sopra gli altri, libero dalle correnti di pensiero e da ogni senso di appartenenza ideologica.

“La pena più grande nel caso non si voglia governare di persona, sta nell’essere governati da chi è moralmente inferiore” Platone.

Sapere aude!

venerdì 23 Febbraio 2024

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
1 Commento
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Alessandra
Alessandra
2 mesi fa

Eccellente idea ottima esposizione