L'aprpofondimento

Marx vivo o morto?

Michele Guadagno
Michele Guadagno
Karl Marx
Le idee marxiste in questa società non sono morte, ma “silenti”, in attesa di uno slancio
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Karl Marx è stato uno dei più grandi filosofi-economici moderni ed ha rivoluzionato il mondo intero grazie a due opere: il “Manifesto del partito comunista”, scritto insieme al suo amico Engels, quando i due erano poco più che trentenni, e “Il capitale”, che illustra la condizione in cui gli operai delle grandi città europee versavano a metà Ottocento. Il filosofo tedesco si fa portavoce di molte istanze, la più rilevante delle quali è senz’altro la lotta di classe armata, che influenzerà concretamente le epoche successive, fino a sfociare in varie rivoluzioni e cambi di regime, tra cui quella russa del ’17 e quella culturale di Mao in Cina, con fenomeni di risacca importanti anche nell’Occidente, che vedono nei moti studenteschi degli anni ’60 e ’70 i risvolti più macroscopici. Ma tra i ragazzi di oggi le sue idee attecchiscono ancora? La risposta è un sonoro no, perché la società di oggi sta diventando sempre più individualista. Ciò vale anche e soprattutto per la nostra città, dove le manifestazioni di piazza sono sempre più marginali e gli ideali stanno scomparendo in nome di una cultura meccanicistica sempre più dilagante, che non risparmia il sistema scolastico: come gli operai della Londra di Marx, i ragazzi sembrano sempre più “alienati” da uno studio sterile e nozionistico, alle volte decisamente non-sense, basato unicamente sullo scopo di compiere fino alla fine i programmi ministeriali.

Dove ci porterà questo individualismo sfrenato? Ormai ognuno pensa al suo e credo che l’uomo, in seguito a ciò, stia andando incontro ad una spersonalizzazione sempre più fitta, dimenticandosi la bellezza della calma e della frugalità delle cose più semplici, sostituite ormai da una catena di montaggio consumista che lacera l’anima delle persone, illudendole con attimi di felicità sempre più effimeri.

Marx è un filosofo politicizzato, come tale è amato o odiato dalle persone, ma ritengo che di ogni filosofo bisogna trarre i pregi e attualizzarli in un’ottica che prescinda dalle fazioni; i suoi scritti hanno influenzato indirettamente anche la nostra Costituzione, che delinea chiaramente uno Stato basato sul welfare e all’art. 3 realizza una uguaglianza di tipo formale (tutti devono essere uguali di fronte alla legge) e sostanziale (lo Stato deve eliminare ogni ostacolo affinché la persona riesca a raggiungere la sua dignità).

Pertanto, se le visioni rivoluzionarie di Marx possono sembrare ormai morte, specialmente in una società intrisa di superficialità come la nostra, il suo nucleo valoriale di base resta ancora latente, in attesa di una rinascita, cui la mia generazione può dare impulso per combattere battaglie eticamente giuste da qualunque parte politica. “Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi perché avremo bisogno di tutta la vostra forza. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza!” Antonio Gramsci.

Sapere aude.

venerdì 22 Marzo 2024

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Betty
Betty
1 mese fa

Articolo con riflessioni pregne di sconfortante verità!… Complimenti!