««Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?» (Lc 22, 48)
Il bacio racconta l’amore, ma può anche consumare un tradimento. Sigilla il massimo della vicinanza, ma nel cuore insinua la più profonda e dolorosa distanza. Quanta bellezza possiamo contemplare nel tempo che il Signore, come dono prezioso, ci concede. Quanta bellezza possiamo custodire nelle relazioni buone che coltiviamo…. negli spazi di vita comunitaria che abbiamo ricevuto e che siamo chiamati a vivere, prendendocene cura e contribuendo ad arricchire e rendere accoglienti e dignitosi per tutti. Ma quanta sciatteria e quanta incuria, quanto disinteresse e maleducazione tradiscono la bellezza di Dio e del suo modo di essere in mezzo a noi. Ti lasci fare tutto, Signore! Ti lasci maltrattare e sciupare, ti lasci ferire e ingannare… fino a quando, Signore!».
Sono queste eloquenti parole uno sfogo nei confronti di ignoti incivili con cui viene stigmatizzato l’abbandono di rifiuti perfino intorno a un luogo sacro come una chiesa, nel caso specifico quella del Sacro Cuore.
Nelle parole del Vangelo, il bacio di Giuda a Gesù diventa simbolo della bellezza tradita, della fiducia violata e della sacralità offesa. Tuttavia, non è solo nel mondo spirituale che assistiamo a tradimenti simili. Nei pressi delle nostre chiese, luoghi che dovrebbero incarnare la santità e l’amore divino, si verificano atti di abbandono e incuria.
Le strade che circondano le chiese spesso sono disseminate di rifiuti, una testimonianza tangibile della mancanza di rispetto e responsabilità verso l’ambiente e la comunità. Nelle foto postate sui social, si vedono bustoni di vestiti abbandonati, ma anche lattine vuote, cicche di sigarette, perfino un vasino da bambini. L’immondizia accumulata rappresenta un insulto alla sacralità del luogo e un tradimento delle promesse di cura e protezione che dovrebbero caratterizzare le nostre relazioni.
Questo abbandono di rifiuti non è solo un problema estetico, ma anche un’emergenza ambientale e sociale. Le comunità sono chiamate a vivere secondo i valori della giustizia, della solidarietà e della cura del creato, ma troppo spesso ci troviamo di fronte a comportamenti che tradiscono tali principi fondamentali. Invece di preservare la bellezza del creato e dei luoghi di culto, alcuni preferiscono ignorare o addirittura contribuire all’accumulo di spazzatura, dimostrando un totale disinteresse per il bene comune.
È necessario un impegno concreto da parte di tutti per ripristinare la sacralità di questi luoghi e per promuovere uno stile di vita che rispetti e protegga l’ambiente.
Vabbè la solita storia….Andria = immondizia
Non c è educazione, l.incivilta’ è tramandata di generazione in generazione
Quanti sono i novelli Giuda nella nostra comunità cittadina? Purtroppo tanti!
Buongiorno sono una parrocchiana che frequenta quotidianamente la chiesa, oltre ai rifiuti, segnalo anche deiezioni canine nelle aiuole degli alberi, perciò si invitano i gentili padroni dei cani che sicuramente sono del quartiere di raccogliere ciò che appartiene ai loro cani.
Segnala ai vigili è meglio
Vandali, incivili, zulu’ sono diventati una maggioranza nella ns.citta’, per nulla sono valsi gli appelli accorati della nostra Sindaca per indurre i cittadini a comportamenti piu’ civili.Esempio ecclatante e nello stesso tempo vergognoso e’ la situazione di degrado del ns.Monumento ai Caduti,ridotto a bivacco di giovinastri senza scrupoli e,ahime’, latrina a cielo aperto. !!!
caro Riccardo, purtroppo sono sempre stati la stragrande maggioranza in questo paese di M…altro che sono diventati…
Ma! non siamo tutti cattolici, evidentemente si predica bene e si razzola male. Questo è il risultato che in duce il popolo alla maleducazione e alla inciviltà.